2016/06/28: Saluto a quanti trascorrono il tempo della vacanza del 2016 nel territorio della diocesi Ancona -Osimo
La nostra comunità é lieta di accogliervi tutti, sia quanti abitualmente hanno scelto questi luoghi da tempo e quanti vengono per la prima volta.
Luogo privilegiato è il mare, anche se il nostro entroterra offre sguardi di bellezza che invitano alla contemplazione.
Questo mio messaggio vuole essere un aiuto per rendere il tempo della vacanza, un tempo utile e spiritualmente fecondo.
A questo riguardo suggerisco tre parole che diventano una sintesi impegnativa: il riposo, la contemplazione, la preghiera.
Ci sono due passi del Vangelo che propongo: a) Pietro e i suoi amici avevano pescato tutta la notte senza aver preso nulla. Gesù suggerisce di riprovare. Pietro accetta e ci fu una fruttuosa pesca; b) I discepoli sono stanchi per il quotidiano correre che facevano con Gesù. Egli li invita ad “andare in disparte e riposarsi un po’”.
Tutta la vita è un andare, un fare necessario e può succedere che sorgano frutti indesiderati quali la delusione, la stanchezza.
Qui si iscrive il tempo della vacanza come tempo della spirituale ristorazione, utile per ricomporre gli equilibri, per recuperare le forze, per eliminare le inutili preoccupazioni.
Fermarsi per pensare; riposarsi per riprendere energie, riflettere per riorganizzarsi.
Tutto questo orienta a celebrare le vacanze non come tempo vuoto né girovagante, ma piuttosto come “stasi fruttuosa”.
Per tutto questo sarebbe molto utile quella che può essere chiamata l’arte contemplativa che si fa sguardo nutriente e fecondo.
Suggerisco due strade contemplative:
a) Guardare il creato per renderci conto della bellezza che ci circonda e della responsabilità che essa richiede.
Educarci tutta alla ammirazione di quanto splende, attorno a noi, con la luce del sole e quanto mistero custodisce la notte, guardare un’alba o un tramonto, riposarsi sotto un’ombra, rinfrescarsi dento un’acqua limpida, godere della brezza serale e mattutina… sono occasioni per arrricchirsi nell’anima e per ringraziare.
b) Visitare i luoghi d’arte, veri tesori dello spirito e dell’ingeno dell’uomo: ciò è un’altra modalità per non rendere vuoto e stancante anche il tempo della vacanza.
La cattedrale di san Ciriaco ad Ancona, la chiesetta di Portonovo, le pinacoteche e i musei di Ancona e Osimo, i luoghi di silenzio quali il monastero di san Giuseppe da Copertino ad Osimo e il santuario di Campocavallo, nonché quello più conosciuto di Loreto e tanto altro che il nostro territorio custodisce.
Ambedue questi suggerimenti possono essere anche una occasione educativa che le famiglie possono vivere con i propri figli abituati più allo sguardo curioso degli smartphone che allo sguardo sapienziale dell’arte.
Infine mi piace pensare che nella vacanza con la possibilità che ognuno ha di organizzare il proprio tempo ci sia la volontà di ritrovarsi per una preghiera personale o di famiglia.
La preghiera per dire grazie a Dio Creatore e la preghiera per nutrire l’anima a volte stressata e arida.
La preghiera anche come tempo per trovare una quiete spirituale personale e per conoscere il mistero profondo che ognuno di noi è.
Buone vacanze.
Card. Edoardo Menichelli