L’ANFFAS Conero ONLUS che aiuta ogni giorno 20 famiglie con ragazze e ragazzi che presentano diverse problematiche ha invitato l’Arcivescovo Angelo che insieme a Don Andrea Cesarini ha celebrato una s. Messa a conclusione dell’anno sociale.
L’Associazione oltre all’Oasi dei Pavoni gestisce la Casa Famiglia di Loreto con 7 ospiti ed ha tre pulmini ed una multipla per il trasporto dei ragazzi dalle proprie abitazioni al luogo di lavoro e presso il centro stesso.
“Saluto la presidente, tutti quanti voi ospiti di questo luogo così importante di incontro, di aiuto, di reciprocità – ha detto l’Arcivescovo Angelo, iniziando la S. Messa – e siamo a celebrare questa Eucaristia per dire grazie, a chi così bene ci ha fatto cantare: “Grandi cose ha fatto il Signore. Ha fatto germogliare i fiori tra le rocce”. Che belli questi girasoli, pensate: un chicco così piccolo cosa ha tirato fuori. Certo non abbiamo messo noi nel seme questa bellezza. Qualcuno prima di noi ci ha fatto questo dono e quindi ringraziamo il Signore per questa bontà che ha verso ciascuno di noi, di questo amore che noi sentiamo e che dice ad ognuno di noi: Come tu ti senti amato così non fermarti e ama”.
Nell’omelia Mons. Arcivescovo ha sottolineato l’armonia del creato ed ha ribadito il senso di responsabilità di queste famiglie che hanno fatto dell’accoglienza uno dei principi fondanti della propria vita.
“Quando celebriamo l’Eucaristia – ha affermato l’Arcivescovo nell’omelia – il Signore, per prima cosa ci parla e la Sua Parola è come la luce per gli occhi. Gli occhi senza luce non vedono. Questa Parola è come una lampada nella notte che si accende e ti fa vedere dove sono gli ostacoli e ti da un segno di speranza e di gioia e ti porta dove devi andare”.
Commentando il Vangelo che parla del seminatore che spargendo il seme ne fa cadere un po’ tra i rovi, un po’ sulla roccia, un po’ sulla strada e un po’ sulla terra, ha paragonato il seme alla Parola di Dio.
“Sono i semi che non sono buoni o siamo noi che non sappiamo seminare? È la Parola di Dio che è sbagliata o siamo noi che non la sappiamo accogliere. Per tanti di noi questa Parola arriva, cade, ma subito viene portata via, non ci riflettiamo. C’è poi chi è preso da tutte le preoccupazioni e non ha tempo per il Signore perché ci sono gli affanni della vita e quella Parola non nasce. Ci sono altri che dicono: che belle parole ha detto il parroco, che bel commento ha fatto il vescovo e poi non ci mette impegno e si spegne. Ma c’è chi questa Parola l’accoglie. Non tutti siamo lo stesso terreno. Dove la Parola produce 30, dove produce 60 e dove produce di più. Ecco allora quanto è importante ascoltare la Parola di Dio. Ognuno di noi è un terreno buono e fertile se diamo l’accoglienza. L’accoglienza è una cosa seria. Non solo della Parola di Dio e di Dio nella nostra vita, ma quando questa Parola di Dio entra nella nostra vita ci fa accogliere le persone non come le vogliamo, ma come sono, con tutti i loro limiti e con le loro difficoltà. Qui c’è questa associazione ANFFAS che merita tanto. Io nei ho seguite di queste associazioni che si dedicano a quelle famiglie che hanno figli con diverse problematiche e noi dobbiamo aiutarci”.
Alla fine la presidente Vera Caporalini ha ringraziato l’Arcivescovo per la sua visita ed il sindaco Roberto Ascani ha concluso ringraziando anche lui l’Arcivescovo riconoscendo all’ANFFAS il grande ruolo che ha nell’assistenza alle famiglie.
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