Si è tenuto presso il Centro pastorale di Colleameno l’incontro tra l’Arcivescovo Mons. Angelo Spina e gli IdRC per una riflessione in occasione del Natale.
Il direttore dell’Ufficio Scuola, don Lorenzo Tenti, ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza del riconoscersi appartenenti alla comunità ecclesiale che cammina e del sentirsi mandati dalla chiesa locale per incontrare coloro che partecipano alla realtà scolastica sopratutto gli studenti. Sono proprio il legame ed il confronto con la realtà ecclesiale diocesana che permettono agli IdRC di cogliere sempre di più il valore e lo specifico di tale insegnamento.
Don Lorenzo ha inoltre evidenziato come sia fondamentale legare le conoscenze e le capacità di ciascuno ad una vita che si muove e cammina nell’incontro con il mistero di Dio e quello degli uomini. La responsabilità educativa poggia infatti sull’esperienza personale di rapporti umani e sull’adeguata conoscenza di contenuti da trasmettere in modo sempre rinnovato ed efficace. È altresì fondamentale che ogni IdRC riscopra e tenga accesa la forte carica di motivazione interiore, indispensabile per creare relazioni educative vive ed edificanti e comprendere l’unicità della sua missione.
Il Vescovo ha incentrato la sua riflessione sul tema del servizio partendo dal modello Maria, la donna libera, che non si lascia imprigionare dal male e che usa la sua libertà per x mettersi a servizio, e analizzando alcuni dei più significativi brani evangelici sul tema.
Mons. Angelo Spina ha invitato gli IdRC a vivere il servizio, che altro non è che dare la propria vita per gli altri, perché il servo è colui che è in relazione d’amore e di grazia con il prossimo. È allora fondamentale che ogni docente si chieda se, nella scuola, ha dato tutto se stesso nella relazione con gli altri. Il ministero assegnato, infatti, coinvolge il cuore senza riserve. Gli IdRC, come il servo, sono chiamati a costruire un ambiente favorevole, dove c’è e si crea relazione. Questo è il clima che porta frutti e dà vita. Servire è, infatti, abbandonarsi a Dio, fidarsi di lui, far fruttare i doni ricevuti e creare il clima. Il servo è malvagio se non crea il clima, cioè il bene dell’altro. Gli IdRC hanno il dovere e la possibilità di portare frutto attraverso la fiducia e la responsabilità che creano nelle relazioni. Sono persone che danno un insegnamento e sono anello di incontro con il futuro.