Con grande partecipazione di fedeli e di autorità è stata riaperta al culto la chiesa parrocchiale di S. Egidio a Staffolo, dopo il terremoto del 2016. Il parroco don Sandro ha salutato tutti i presenti e ripercorso le tappe, dal giorno della paura del terremoto, quando caddero sull’altare calcinacci di diverse dimensioni e la chiesa venne chiusa, a tutto l’iter necessario per i lavori di consolidamento e ristrutturazione. Ha ringraziato il cardinale Menichelli che si interessò per il procedimento e don Luca Bottegoni direttore dell’Ufficio Beni culturali dell’Arcidiocesi. E’ intervenuta anche la Sindaca a rimarcare il momento di serenità dell’evento partecipato da tutta la cittadinanza, l’Assessore regionale ai beni culturali e l’ingegnere dell’Ufficio ricostruzione post sisma. Presenti anche l’ingegnere progettista e la ditta che ha eseguito i lavori.
L’Arcivescovo Angelo che ha presieduto la celebrazione ha ringraziato il parroco e quanti si sono interessati per i finanziamenti e i lavori di ristrutturazione e ha messo in evidenza che, dopo il sisma, sono ancora tante le famiglie che non hanno casa e tanti i luoghi di culto ancora chiusi. C’è bisogno dell’impegno di tutti e di costanza per ricostruire la speranza. Le chiese sono luoghi di culto, ma anche segno identitario di una comunità: in chiesa si entra per lasciarsi amare da Dio e si esce per amare il prossimo. Dopo la celebrazione è seguita la visita alla vicina chiesa di S. Francesco con il suono della banda locale e un buffet per tutti e il brindisi con il verdicchio. Una giornata storica per Staffolo.
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