La parrocchia di Campocavallo in Osimo si è recata in udienza dal Papa mercoledì 25 settembre. Una giornata di sole ha illuminato Piazza San Pietro, dove i bravi “maestri artigiani” sin dal mattino, hanno sistemato il Covo, fatto con steli e spighe di grano intrecciate. Sono trascorsi 80 anni dal primo Covo e per questo tante persone della parrocchia di Campocavallo, guidate dall’arcivescovo Angelo Spina, dal reattore del santuario padre Giovanni Severini, con il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, il segretario generale della Regione Marche Debora Giraldi e Raimondo Orsetti, regista che ha coordinato il tutto, a cui va il merito di tante iniziative in Italia e all’estero con il Covo, hanno voluto portare al Santo Padre l’artistico manufatto raffigurante il santuario di Campocavallo.
Il Papa, dopo l’udienza è sceso per recarsi davanti al Covo, sistemato sulla sinistra ai piedi della statua di San Pietro, ha salutato uno per uno i componenti la delegazione, ha fatto i complimenti e ringraziato. Ha poi posto tante domande ai presenti, scherzando ha detto : “Ma come fate poi a conservare quest’opera, non la mangeranno i topolini, sicuramente avete il rimedio di qualche gatto”. Il tempo che il Papa ha dedicato alle persone è stato veramente tanto, con strette di mano e abbracci, rimanendo estasiato di fronte al Covo. L’arcivescovo ha ringraziato il santo Padre con queste parole: “Santo Padre, lo Spirito Santo vi doni coraggio e forza per guidare la Chiesa, per il suo ministero petrino, noi preghiamo per Voi e vi vogliamo tanto bene. Ci benedica e preghi per noi”. Il Papa in risposta ha detto: “Anch’io vi voglio bene”, e rivolto all’arcivescovo gli ha raccomandato che ci si prenda tutti cura del mare, perché venga custodito dagli inquinamenti, avendo l’arcivescovo accennato a un importante convegno sull’acqua che si terrà all’Università Politecnica della Marche il prossimo 4 ottobre.
Dopo l’incontro con il Papa, i fedeli della parrocchia di Campocavallo hanno posato per una foto che certamente rimarrà nella memoria di tutti e hanno ripreso la via del ritorno con volti sereni e animo gioioso per aver portato a termine un’impresa non facile che ha visto l’impegno costante di tante persone che hanno lavorato sodo e anche a Marcello Bedeschi per il coordinamento, a cui sono andati i ringraziamenti della delegazione.
Testo Catechesi di Papa Francesco 25 settembre 2019