L’Arcivescovo ha presieduto la celebrazione eucaristica in suffragio di Matteo e Giancarlo i due agenti di polizia uccisi il 4 ottobre a Trieste. Presenti tante autorità, il Questore e uomini e donne della polizia.
L’Arcivescovo ha riportato le parole del Vescovo di Trieste il giorno dei funerali: “Carissimi Matteo e Pierluigi, con questa santa Messa funebre, Trieste vi offre il suo ultimo e affettuoso saluto, mentre resta fisso nella memoria di tutti il 4 di ottobre, festa di san Francesco, Patrono d’Italia, quando una follia omicida, spropositata e crudele, ha privato le vostre giovani vite di un futuro pieno di propositi e progetti. A rendervi onore ci sono oggi alcune tra le massime Autorità dello Stato, della Regione, del Comune che sono qui per darvi il giusto e doveroso riconoscimento per il servizio che avete reso alla Patria con il sacrificio della vostra vita”.
L’arcivescovo Angelo nell’omelia ha sottolineato l’importanza del momento celebrativo che vede tutti uniti al Corpo di Polizia e invitato a lottare sempre perché trionfi il bene. Le tenebre della violenza non possono mai vincere la luce della pace e della solidarietà. Più che un messaggio di pace siamo chiamati nel nostro tempo a fare della pace un messaggio e a educare alla non violenza. La luce della fede non lascia soli e abbandonati perché intreccia le nostre mani doloranti a quelle del Dio Crocifisso; la luce della fede che consola e sostiene perché insegna che con Dio possiamo vincere il male che degrada e uccide la vita;
Ha ringraziato tutti per l’esempio di solidarietà e vicinanza al Corpo di Polizia. Al termine della celebrazione è stata elevata la preghiera del poliziotto ed è seguita una fiaccolata lungo il corso di via Garibaldi a sottolineare che il ricordo dei due poliziotti è vivo e che il bene non si ferma di fronte alle difficoltà.