Durante la Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Angelo Spina, domenica 15 dicembre presso la parrocchia san Giuseppe Moscati di Ancona, il seminarista Luigi Burchiani è stato ammesso tra i candidati agli Ordini Sacri del Diaconato e del Presbiterato. Luigi ha 39 anni, è originario di Ancona, e attualmente frequenta il terzo anno nel Seminario regionale di Ancona. Dopo essersi laureato ad Urbino in Lettere moderne e storia dell’arte, ha sentito la chiamata al sacerdozio e, su consiglio del suo confessore, è entrato in Seminario. In questo periodo svolge servizio nella parrocchia san Giuseppe Moscati di Ancona.
L’ammissione tra i candidati agli Ordini Sacri è uno dei primi passi che si compiono in Seminario. È un momento in cui la Chiesa accoglie ufficialmente la richiesta di intraprendere il cammino verso la vocazione sacerdotale. La prima fase del cammino di discernimento si conclude e, in modo ufficiale, si esprime il desiderio di orientare con impegno la vita verso il presbiterato. «È stato un momento emozionante – ha detto Luigi – e sono cosciente della serietà del cammino intrapreso. Meraviglia, bellezza e stupore sono le emozioni che ho nel cuore. Chiedo all’assemblea di accompagnarmi con la preghiera».
Alla celebrazione hanno partecipato i genitori, i parenti, gli amici e i seminaristi che, con Luigi, sono in cammino verso il sacerdozio. «Cari fratelli e sorelle – ha detto l’Arcivescovo Angelo Spina, durante l’omelia – questa terza domenica di Avvento è caratterizzata dal tema della gioia, perché il Signore viene, l’attesa cambia la tristezza nella luminosità del Signore che prende dimora tra noi. La gioia oggi si moltiplica perché un giovane seminarista, Luigi Burchiani, chiede di essere ammesso tra i candidati agli Ordini del Diaconato e del Presbiterato. Insieme a tutti voi e alla nostra Chiesa locale ringrazio il Signore per il dono di una vocazione al sacerdozio. Nella prima lettura che ci è stata proclamata il profeta Isaia si rivolge a gente sfiduciata per aiutarla a sperare nella salvezza che viene dal Signore. Il deserto e la terra arida fioriranno, per questo bisogna elevare canti di gioia. In questa lettura una delle parole più belle è sicuramente l’invito di Dio agli smarriti di cuore ad avere coraggio. La seconda lettura ascoltata, poi, ci invita alla costanza, alla perseveranza. Viviamo in tempi in cui la costanza non è la virtù più praticata. La società dell’usa e getta ci riporta ad essere incostanti. Attendere la venuta del Signore richiede invece pazienza, costanza, perseveranza, fedeltà».
Riflettendo sul Vangelo, l’Arcivescovo si è soffermato sulla figura di Giovanni Battista che «non è solo uno che parla, ma uno che ha uno stile di vita serio, coerente. Il fascino del Battista è nel fatto che le sue parole sono vere perché incarnate nella vita. Il Vangelo pone anche a noi una domanda: siamo noi coerenti con la parola di Dio? Attraverso i segni della nostra vita testimoniamo che Gesù è il Signore? La fede vive di segni? Giovanni ha preparato la via al Signore e ha dato la vita per testimoniare l’amore a lui, fino al martirio. Segni, non parole. Caro Luigi tieni fissi nel tuo cuore questi tre punti: coraggio, costanza, fatti e non chiacchiere. Gesù che, ti chiama a partecipare al Suo sacerdozio, apra gli occhi del tuo cuore perché tu possa seguirlo con entusiasmo, con generosità e con viva fede. A noi tutti è chiesto di continuare a sostenere e accompagnare Luigi con la nostra preghiera, invocando su di lui e per lui il dono dello Spirito Santo, perché illumini sempre il suo cammino e lo prepari alla futura vita da sacerdote».
Di seguito l’omelia integrale dell’Arcivescovo Angelo Spina, in occasione dell’ammissione agli Ordini Sacri di Luigi Burchiani
Omelia Ammissione agli Ordini Sacri di Luigi Burchiani – 15 dicembre – chiesa San Giuseppe Moscati
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