A pochi giorni dal Natale, i residenti del quartiere delle Palombare si sono incontrati vicino alla zona in cui nascerà il nuovo centro pastorale, per pregare insieme davanti al presepe vivente. Nella strada sottostante la chiesetta, è stata allestita una capanna e Maria e Giuseppe sono stati interpretati da una coppia di sposi residente nel quartiere. La lettura del Vangelo e la preghiera sono stati accompagnati dall’animazione musicale della Pasquella di Varano.
All’incontro erano presenti l’assessore Stefano Foresi, la comandante della Polizia Municipale Liliana Rovaldi e l’ing. Stefano Tombolini che ha elaborato il progetto per il nuovo centro pastorale. Mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, ha ringraziato il parroco don Franco Marchetti e tutti i presenti e ha spiegato che «ci sono due modi di vivere il Natale: quello dei regali e quello del dono. Poco alla volta il Natale ce lo stanno rubando. Alcuni giorni fa ho domandato a dei giovani: chi arriva a Natale? Hanno risposto Babbo Natale. No, a Natale viene Gesù, il Salvatore. Immaginiamo allora di preparare una culla, dove mettere le copertine ricamate, i cuscini dorati, le luce, i giochi e un tablet, ma non il bambino. Cosa ci dice questo? Che abbiamo preparato un sacco di cose, ma la culla è vuota. Immaginiamo invece che c’è un bambino senza culla tenuto in braccio, con gli occhi grandi e innocenti che ci guardano. In questo caso si sperimentano il dono e le relazioni. Il Natale non è fatto di cose, bensì dello sguardo di Dio sull’umanità e degli sguardi che dobbiamo avere tra di noi, figli di Dio».
«Il Vangelo ci dice che Maria avvolse Gesù in fasce e lo depose in una mangiatoia che in latino si dice presepium. La mangiatoria è per terra – ha detto l’Arcivescovo – e il presepe ci insegna l’umiltà, la semplicità e le relazioni. Che il Signore ci faccia essere persone umili e semplici, che mettano in pratica l’insegnamento di Gesù “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”. Il Natale è la festa della gioia perché dove c’è l’amore c’è la pace, e dove c’è la pace c’è la gioia. Ricordatevi che i regali si aprono e finiscono, mentre i doni sono spirituali, restano dentro e ci indirizzano verso l’alto perché siamo fatti per il cielo. Il Natale ci viene dato come dono grande, non lasciamocelo rubare».
«Questo presepe realizzato vicino a un cantiere – ha detto don Franco Marchetti – è un segno di speranza per questo quartiere, dove ci sono tante famiglie giovani che presto potranno incontrarsi, conoscersi meglio e pregare insieme nel nuovo centro pastorale. I lavori sono iniziati il mese scorso e termineranno il prossimo anno, tra la primavera e l’inizio dell’estate». La chiesetta di via del Commercio, ospitata in un prefabbricato, sarà completamente demolita e, al suo posto, sarà costruito il nuovo centro pastorale, con un salone molto ampio e sei aule per il catechismo e gli incontri. L’edifico avrà una struttura in legno, elevata efficienza energetica e sarà antisismico.
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