Inaugurato il nuovo Emporio della Solidarietà a Falconara

La Caritas diocesana ha inaugurato un nuovo Emporio della Solidarietà a Falconara Marittima, in via Trento 24, in un locale messo a disposizione da Rfi. Si tratta del terzo “supermercato solidale” nel territorio diocesano, dopo quelli aperti ad Ancona e ad Osimo, che contribuisce a consolidare un sistema diffuso di contrasto alla povertà fondato sulla solidarietà e il rispetto della dignità delle persone. Al taglio del nastro hanno partecipato Mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, Mons. Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, il sindaco di Falconara Stefania Signorini, il direttore della Caritas diocesana Simone Breccia, i sacerdoti delle parrocchie di Falconara e i volontari della Caritas.

L’Arcivescovo, prima della benedizione, ha ricordato che nella lettera pastorale, indirizzata all’Arcidiocesi l’8 dicembre 2018, nella ricorrenza degli ottocento anni dalla partenza di san Francesco dal porto di Ancona per la Terra Santa, tra le proposte pastorali, aveva scritto: «A livello diocesano si dovrebbe fare ogni sforzo per aprire un altro Emporio di Solidarietà a Falconara, per le famiglie e le persone bisognose, dopo quelli già in funzione ad Ancona e ad Osimo». Il servizio è rivolto ai singoli e alle famiglie residenti che si trovano in condizioni di disagio economico, lavorativo e familiare, ed è in grado di offrire un aiuto temporaneo per alleggerire la condizione di difficoltà. «Questo Emporio, oltre ad essere un segno di speranza – ha detto l’Arcivescovo – è un segno di gioia, come ci ricordano gli Atti degli Apostoli: “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere” (At 20,35). L’attenzione di questa Chiesa locale è alla persona nella sua integralità. Gesù ci ricorda: “Avevo fame e mi avete dato da mangiare”. “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,31-46)».

L’Arcivescovo ha così ricordato le parole del Papa: «Non dimenticate mai che la peggiore discriminazione di cui soffrono i poveri è la mancanza di attenzione spirituale (EG., 200). I poveri prima di tutto hanno bisogno di Dio, del suo amore reso visibile da persone sante che vivono accanto a loro. Certo, i poveri si avvicinano a noi anche perché stiamo distribuendo loro il cibo, ma ciò di cui hanno veramente bisogno va oltre il piatto caldo o il panino che offriamo. I poveri hanno bisogno delle nostre mani per essere risollevati, dei nostri cuori per sentire di nuovo il calore dell’affetto, della nostra presenza per superare la solitudine. Hanno bisogno di amore, semplicemente. I poveri ci salvano perché ci permettono di incontrare il volto di Gesù Cristo (Papa Francesco, Messaggio giornata dei poveri 2019)».

Mons. Francesco Soddu ha ricordato l’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, n° 207, quando il Papa scrive: “Qualsiasi comunità della Chiesa, nella misura in cui pretenda di stare tranquilla senza occuparsi creativamente e cooperare con efficacia affinché i poveri vivano con dignità e per l’inclusione di tutti, correrà anche il rischio della dissoluzione”. «Grazie all’attenzione e il servizio ai poveri – ha sottolineato Mons. Francesco Soddu – questa comunità potrà rigenerarsi. Questo emporio sarà anche un luogo di incontro, dove le persone si sentiranno accolte». Simone Breccia ha ricordato che finora «l’Emporio della Solidarietà di Ancona, attivo dal 2015, assiste una media di 350 famiglie annue per un totale di 950 persone raggiunte, di cui 260 minori di 16 anni; e quello di Osimo, inaugurato nel 2018, sostiene circa 250 nuclei familiari all’anno per circa 650 persone, di cui 200 i minori di 16 anni. I due empori nell’ultimo anno hanno distribuito beni materiali per un valore di quasi 170mila euro, il 65% dei quali recuperati grazie alle attività messe in atto per la lotta allo spreco alimentare, alle raccolte alimentari e ai prodotti della FEAD (Fondo di aiuti europei agli indigenti)».

L’Emporio che servirà il territorio di Falconara e Castelferretti ha una popolazione di circa 26mila abitanti, con una presenza di residenti di origine straniera pari al 9,4% (2.440), di origine prevalentemente romena, bengalese e albanese. L’emporio è organizzato come un qualsiasi supermercato, dove sono presenti tutti i prodotti di uso quotidiano. Gli acquisti avvengono tramite un sistema a punti, attribuiti da una Commissione che segue e accompagna la famiglia beneficiaria. Questo sistema consente agli utenti di programmare il proprio piano di acquisti, di scegliere in autonomia i prodotti sulla base delle effettive necessità e desideri. Un sistema che va oltre il tradizionale “pacco viveri”, per restituire dignità e responsabilità alle persone.

Di seguito l’intervento integrale dell’Arcivescovo, in occasione dell’inaugurazione dell’Emporio della Solidarietà a Falconara

Intervento dell’Arcivescovo – Benedizione Emporio della Solidarietà – Falconara Marittima 13 Febbraio 2020

 

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