Filomeno Lopes, musicista, filosofo e giornalista presso Radio Vaticana, originario della Guinea Bissau, è stato l’ospite del secondo appuntamento di “A tu per tu con…”, il ciclo di tre incontri organizzati dalla Pastorale giovanile, sul tema della relazione. Giovedì 20 febbraio, presso l’Oratorio Salesiano di Ancona, Filomeno Lopes ha invitato i giovani a riflettere sul rapporto con il tu e a mettersi in cerchio, come nella sua cultura si usa fare stando attorno al fuoco, gomito a gomito e in ascolto del battito del cuore dell’altro più che della sua ragione.
Attraverso gesti concreti, che sono stati poi analizzati e spiegati, Filomeno Lopes ha parlato dell’importanza di ascoltare in maniera autentica l’altro, anziché essere incentrati sempre sul nostro io, e ha fatto riflettere su quanto ciascuno possa essere custode dell’altro. Ognuno di noi sperimenta, in effetti, la relazione sempre con un TU, alla seconda persona, ed ecco perché “io sono” ha senso e valore solo se considerato insieme al “noi siamo”. Non c’è nulla che è mio e non degli altri, noi siamo è la sintesi di tutto ciò che è nel mondo.
Grazie ad alcuni racconti di tradizioni della sua cultura, il musicista ha fatto riflettere i giovani sull’importanza della parola umana, che costruisce relazioni ed è lo strumento più potente dell’essere umano, capace di stringere legami o ferire mortalmente. Seguendo un’indicazione di Papa Francesco, ha ricordato che, per essere efficaci nella trasformazione della società, non occorre essere grandi eroi, basta piuttosto partire dalle piccole cose: ascoltare con attenzione, custodire la relazione con l’altro, parlare con delicatezza. Piccole azioni che hanno il grande potere di creare una comunità di relazione sempre più fraterna e umana.