Domenica 26 aprile, III Domenica di Pasqua, la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo Angelo Spina, alle ore 10.30 nella cattedrale di san Ciriaco, è stata trasmessa in diretta su èTV Marche – Canale 12 (realizzazione tecnica a cura di Nonsolovideo Srl). Tantissime le persone che hanno seguito la diretta e che, anche questa domenica, hanno potuto partecipare a distanza alla Santa Messa domenicale.
La celebrazione, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria vigenti, è stata concelebrata da don Giuliano Nava, rettore del duomo, e animata dall’organista e da due suore che hanno curato il canto e le letture. Facendo riferimento al Vangelo dei due discepoli di Emmaus, l’Arcivescovo ha sottolineato che «dopo la morte di Gesù, e passato il sabato, i due discepoli lasciano Gerusalemme e ritornano, afflitti e abbattuti, verso il loro villaggio. Parlano delle loro delusioni e delle aspettative mancate, con il volto triste. Il cammino iniziale di questi due discepoli riflette anche la nostra storia e soprattutto questo nostro tempo. Anche noi a volte siamo così perché la vita ci toglie l’incanto e ci fa scontrare con la realtà. Tutti noi, nella nostra vita, abbiamo avuto momenti difficili, bui; momenti nei quali abbiamo camminato con la tristezza nel cuore, pensierosi, senza orizzonti, soltanto con un muro davanti. Basti pensare come stiamo in questi giorni del coronavirus.
Ma leggiamo nel Vangelo che: “Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo”. Gesù cammina con loro, ma non lo riconoscono. Il loro cuore è stretto dalla morsa della sfiducia. È bello sapere e ricordarci che Gesù è presente nei nostri momenti difficili, nelle nostre crisi. Non è lontano. Non è assente, cammina con noi, al nostro fianco. Siamo noi che non riusciamo a riconoscerlo. Il segreto della strada che conduce a Emmaus è tutto qui: anche attraverso le apparenze contrarie, noi continuiamo ad essere amati, e il Signore non smetterà mai di volerci bene. Dio camminerà con noi sempre, sempre, anche nei momenti più dolorosi, anche nei momenti più brutti, anche nei momenti della sconfitta: lì c’è il Signore. E questa è la nostra speranza».
Al termine della Celebrazione Eucaristica e, in vista del mese di maggio, l’Arcivescovo ha ricordato la lettera scritta da papa Francesco, in cui il Pontefice invita i fedeli a recitare a casa il Rosario e due preghiere alla Madonna. «È bello che a maggio, in tutte le famiglie, si reciti il Santo Rosario, una preghiera semplice in cui si invoca la Madonna e si contemplano i misteri di Gesù Salvatore. Al termine del Rosario, possiamo recitare anche le due preghiere alla Madonna indicate dal Papa», ha detto Mons. Angelo Spina. Inoltre il 4 maggio è la Solennità di san Ciriaco, patrono dell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo e della città di Ancona, e l’Arcivescovo ha invitato i fedeli a prepararsi a questa festa con un triduo, tre giorni di preghiera, dall’1 al 3 maggio.
Pubblichiamo di seguito l’omelia integrale dell’Arcivescovo, la lettera scritta dal Papa per il mese di maggio, e il video della Santa Messa.
Omelia Terza domenica dopo Pasqua – Diretta su èTv Marche – Cattedrale San Ciriaco – 26 aprile 2020
Lettera del Santo Padre Francesco a tutti i fedeli per il mese di maggio 2020
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