«Cari studenti non abbiate paura di progettare il futuro. Guardate avanti con speranza e non smettete di sognare in grande». Questo l’invito rivolto ai giovani da Mons. Angelo Spina, Arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, che martedì pomeriggio (16 giugno) ha celebrato la Santa Messa presso il cortile dell’Oratorio Salesiano di Ancona, a cui hanno partecipato gli universitari, gli studenti delle scuole superiori e i maturandi. La celebrazione è stata l’occasione per pregare insieme, ringraziare per l’anno scolastico appena concluso, e affidare i maturandi a San Giuseppe da Copertino, copatrono della diocesi e protettore degli studenti, a Maria Ausiliatrice e a San Giovanni Bosco, che aveva a cuore tutti i giovani.
«Avete avuto un percorso formativo e scolastico travagliato in questi ultimi mesi – ha detto l’Arcivescovo – ma è stato portato a termine. San Giuseppe da Copertino vi accompagni nel sostenere l’esame di Stato. Lui venne consacrato sacerdote dopo il difficile superamento degli esami, superamento considerato prodigioso per le difficoltà da lui incontrate nonostante l’impegno profuso nello studio. Lui diceva: “In ogni tuo affare, temporale o spirituale che sia, tu fa’ la tua parte e poi lascia a Dio la parte sua”. Studiate, fate la vostra parte e Dio vi aiuterà».
«Il Signore ci ha dato l’intelligenza – ha continuato l’Arcivescovo – e voi lavorate ogni giorno nella fabbrica della conoscenza e del sapere. La scuola però è anche un luogo dove imparate a vivere le relazioni. In questo tempo del lockdown siamo diventati ancor più esperti di social e di comunicazione virtuale, ma ci siamo accorti che le relazioni sono quelle vere, dove incontri realmente qualcuno e parli con lui, guardandolo negli occhi. Il lockdown ci ha fatto riscoprire due parole fondamentali: la vita e l’amore. Tante persone hanno lottato per la vita e siamo tutti connessi, nessuno si salva da solo. Quanto sono urgenti la solidarietà e la fraternità».
Mons. Angelo Spina ha anche invitato gli studenti a guardare coloro che, nella loro vita, hanno preso la decisione di seguire Gesù, «come san Francesco di Assisi, san Domenico Savio e Carlo Acutis che ad ottobre verrà beatificato». La Messa celebrata nel cortile dell’Oratorio Salesiano è stata il primo incontro organizzato dalla Pastorale giovanile diocesana dopo il lockdown e l’Arcivescovo ha annunciato di voler organizzare quest’estate degli incontri per i giovani sul tema della vocazione, ogni giovedì sera nella cattedrale di san Ciriaco.
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