Don Michele Montebelli è il nuovo Amministratore della Parrocchia di San Biagio

Domenica 26 luglio la chiesa di San Biagio in Osimo non poteva contenere i tanti fedeli, molti dei quali hanno sostato nel piazzale all’esterno, per partecipare alla celebrazione di ingresso del nuovo Amministratore parrocchiale nella persona di don Michele Montebelli. L’Arcivescovo all’inizio ha spiegato i motivi dell’avvicendamento e ringraziato vivamente don Vincenzo Baiocco che, nonostante l’età, si è preso cura della parrocchia, con zelo pastorale e grande disponibilità. Don Vincenzo dal canto suo ha ringraziato l’Arcivescovo e tutti i fedeli che in questo tempo gli sono stati vicino e hanno collaborato. Ha invitato tutti a prendere coscienza che è necessario pregare per le vocazioni. L’Arcivescovo, poi, ha letto la bolla di nomina dell’Amministratore parrocchiale, invitando don Michele ad essere pastore buono, generoso, misericordioso verso tutti sull’esempio di Gesù. Ha invitato la comunità ad essere umile, a collaborare e seguire le indicazioni date da don Michele, il cui compito è quello di prendersi cura delle anime, annunciando il Vangelo, santificando con i sacramenti e facendosi segno di unità e carità. Durante la celebrazione don Michele ha rinnovato le promesse sacerdotali e al termine l’Arcivescovo lo ha invitato a prendere posto alla sede.  Prendendo la parola don Michele ha rivolto una serie di ringraziamenti: all’Arcivescovo, a don Vincenzo, al diacono Nello Caporaloni, ai suoi genitori, agli amici venuti da Agugliano e dalle altre parrocchie e ai tanti fedeli presenti. Ha chiesto di accompagnarlo con la collaborazione e la preghiera e, rivolgendosi a don Vincenzo, con cui c’è un legame di amicizia da anni, di aiutarlo nel servizio pastorale.  Elisa, a nome della Comunità ha rivolto a don Michele sentite parole di benvenuto e fatto dono di una maglietta della parrocchia e a don Vincenzo di un album con le foto del periodo trascorso insieme in parrocchia. Presente alla celebrazione il Sindaco di Osimo e l’Assessore, oltre al diacono Nello, presente anche don Jean Luis e i seminaristi. Un fragoroso applauso è stato da parte di tutti il segno di accoglienza sentito e sincero.

Lettera della Comunità di San Biagio
Oggi la nostra comunità è in festa ed abbiamo tanti motivi per ringraziare il Signore.
Il primo è la presenza del nostro vescovo Angelo, che ha arricchito questa celebrazione con la presenza di un pastore buono che accompagna il suo gregge verso nuovi pascoli.
Il secondo motivo di ringraziamento è per Don Vincenzo, che con il suo ingresso in parrocchia nel dicembre 2018 ha accolto la chiamata ad accompagnarci in questo momento di transizione. Proprio perché consapevole dell’impegno richiesto, questo suo “sì” è stato per tutti noi testimonianza di una fede sempre disponibile a mettersi a servizio degli altri, ancora una volta pronta ad accettare un nuovo incarico nonostante arrivasse in maniera inaspettata.
Non possiamo dire che sia stato facile: l’impegno richiesto si è rivelato fin subito oneroso, perché la parrocchia ha tante esigenze ed aveva bisogno di una guida e di un coordinamento tra le diverse attività. Don Vincenzo ci ha saputi osservare con attenzione e, quando l’ha ritenuto giusto e opportuno, c’ha messo del suo, facendo ordine e preparando la strada per il suo successore.
Con le sue omelie mai scontate, mettendo a confronto l’attualità con gli episodi e gli insegnamenti della Bibbia e del Vangelo, è riuscito a smuovere le nostre coscienze e ad offrirci sempre validi spunti di riflessione.
Grazie per le relazioni che ha saputo costruire nel poco tempo qui, in modo particolare come insegna il Vangelo con “i più piccoli”: con i bambini, che è riuscito a stupire catturandone l’attenzione in maniera curiosa e divertente, e con gli anziani, verso i quali ha sempre dimostrato un sentito rispetto e che ci ha ricordato di curare in più occasioni. Profondo nella preghiera, instancabile e determinato, non ci ha nascosto anche i momenti di fatica e ci dispiace se, come comunità, non sempre siamo stati in grado di supportarlo e capirlo, soprattutto nel recente periodo della quarantena.
Lo vogliamo ringraziare con sincerità e stima per la sua schiettezza, per il suo continuo spronare a metterci in discussione e migliorare, per la sua attenzione ai dettagli, che più volte è servita a mettere a fuoco aspetti che non erano stati nemmeno considerati. Grazie per l’intensità con cui ha vissuto le cose, anche quando sarebbe stato più facile “lasciar correre”.
Il terzo motivo per ringraziare il Signore è per averci donato Nello, fondamentale come figura di continuità per la nostra comunità in questi anni di “trambusto”: tramite buono e disponibile, si è fatto portavoce instancabile delle necessità parrocchiali e ci ha preso per mano con spirito di servizio, quello che ci è tanto caro, in maniera silenziosa e umile, facendo un passo indietro quando serviva e mettendo sempre prima la parrocchia. Grazie per tutto quello che ha fatto e che continuerà a fare per noi.
Il quarto motivo è l’accogliere Don Michele nella nostra comunità. Benvenuto a nome di tutti noi: come ogni inizio, siamo pieni di speranze e voglia di fare, ma non ti preoccupare, sapremo aspettare, come fa solo chi sa di non avere fretta. Di cose da fare ce ne sono tante, ma promettiamo di accompagnarti con entusiasmo e di lasciarci guidare con umiltà. In particolare, preghiamo affinché possiamo imparare dai nostri errori e, soprattutto, affinché tutti noi possiamo riscoprirci essere una “casa che accoglie” e che valorizza i talenti di ciascuno. Avremo modo di conoscerci nella stabilità e nella quotidianità per scrivere insieme una bellissima storia.
Signore, ti affidiamo tutte queste persone le cui vicende si sono intrecciate con la nostra di parrocchia: custodiscile e accompagnale sempre. A don Vincenzo auguriamo il più che meritato riposo, anche se sappiamo con certezza che continuerà a leggere e studiare e la sua mente non smetterà di ragionare, analizzare, provocare. Visto che la sua casa rimane nella nostra comunità, lo aspettiamo nelle vesti di parrocchiano; per ricordare il periodo che è stato qui, abbiamo preparato per lui un album dei ricordi da sfogliare che ripercorre l’anno e mezzo insieme. A don Michele auguriamo di sentirsi a casa e lo facciamo con un gesto simbolico: abbiamo creato una maglia della nostra parrocchia, sperando che la indossi con orgoglio e affetto. Bianca come la somma di tutte le realtà che ci sono nella nostra comunità e che colorano la chiesa oggi: siamo sicuri che sarà solo la prima di una lunga collezione.

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