Nel giorno in cui è iniziato il perdono di Assisi, la chiesa di S. Francesco alle scale in Ancona era piena di fedeli che, mantenendo le distanze imposte dal Covid, hanno partecipato all’ingresso del nuovo Amministratore parrocchiale dei santi Cosma e Damiano e di San Pietro nella persona di don Alessio Orazi. L’Arcivescovo ha spiegato ai fedeli il motivo dell’avvicendamento, ringraziando don Davide Duca che nell’ultimo anno si è preso cura della comunità, unitamente a don Elio e a don Giuseppe. Don Davide nel salutare nuovamente tutti, ha ringraziato e riportato una frase del rito del matrimonio per mettere in evidenza il rapporto sponsale di Cristo con la sua Chiesa. L’Arcivescovo, dopo aver letto il decreto di nomina ha invitato don Alessio, sull’esempio dei santi Cosma e Damiano a prendersi cura dei sofferenti e dei deboli e sull’esempio di San Francesco a portare a tutti la gioia del Vangelo e la misericordia di Dio. Lo ha invitato a guardare a Cristo buon pastore per evangelizzare, santificare e essere segno di unità e di carità. A prendersi cura dei giovani che hanno tanto bisogno di guide spirituali. Ai fedeli ha detto di accogliere il nuovo Amministratore parrocchiale come un dono di Dio, a vivere la vita ecclesiale con uno stile di collaborazione e corresponsabilità, a pregare lo Spirito Santo per la conversione pastorale, oggi tanto necessaria nelle parrocchie, per attuare processi di “ringiovanimento” del volto della Chiesa. Durante la celebrazione don Alesio ha rinnovato davanti all’Arcivescovo le promesse sacerdotali e fatto la professione di fede. Prima della benedizione finale l’Arcivescovo lo ha invitato a prendere posto alla sede. Un forte applauso ha salutato così don Alessio che con voce ferma, senza nascondere la commozione, ha detto: “Come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te. Gioirà per te, comunità dei santi Cosma e Damiano! Gioirà per te, comunità di S. Pietro e di S. Francesco! La gioia che abita questa chiesa, in questo momento, non è altro che un riflesso della gioia che abita il cuore di Dio nostro Padre. Perché? Perché lo sposo, Gesù, raduna con premura, guarda con attenzione, ammaestra con passione, benedice con gratitudine e nutre in abbondanza la sua sposa, la Chiesa, ancora una volta… Aiuterò Lui, lo sposo, a prendersi cura della sua sposa. Sarò quindi l’amico dello sposo! Questa è l’immagine con cui vengo incontro e che prendo in prestito da san Giovanni Battista, facendo mie le sue parole: “Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa, ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena (Gv 3,29)>>. Presenti alla celebrazione tanti sacerdoti, i diaconi, i seminaristi, don Aldo con cui don Alessio ha condiviso alcuni anni di vita comune nel ministero pastorale e il sindaco di Camerano. Al termine tutti si sono stretti attorno a don Alessio per gli auguri.
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