Con una solenne celebrazione presieduta dall’Arcivescovo Angelo è stata riaperta al culto la chiesa di S. Nicolò in Osimo. L’antico edificio, annesso al convento delle monache Clarisse Urbaniane, era stato chiuso al pubblico dopo il sisma del 30 ottobre 2016. Nel 2018 la madre badessa del convento di S. Chiara, comunicava al Comune di Osimo l’intenzione della sua congregazione religiosa di intervenire a proprie spese nei lavori di restauro e consolidamento della chiesa che è di proprietà del Comune. Per il restauro oltre al contributo delle suore c’è stato quello di alcuni benefattori. Alla celebrazione di riapertura erano presenti le Monache, il Sindaco, alcuni Frati conventuali, tante persone, la ditta che ha eseguito i lavori e gli ingegneri ed architetti. E’ stato un momento di grande gioia vedere la chiesa piena di luce e di bellezza. L’Arcivescovo ha ringraziato tutti , in modo particolare le monache che con la loro vita ci indicano la via del cielo e con la preghiera ci sostengono in ogni momento. Ha invitato a guardare Santa Chiara, donna umile e dedita alla preghiera. Ha invitato a guardare Gesù eucaristia e sostare davanti a lui in silenzio. Un silenzio non vuoto, non imposto, che non isola, ma un silenzio che raccoglie attorno a una Presenza, la presenza di Gesù. Quello che si edifica in una vera buona vita monastica nasce dal silenzio. Il silenzio educa alla preghiera, orienta nella carità fraterna, apre la mente e il cuore ai fratelli che in modi diversi bussano alla porta del monastero. Un silenzio quindi amato, ricercato, custodito. Al termine tutti hanno ricevuto in dono un sacchettino di dolci fatti dalle suore e, in fondo alla chiesa, è stato possibile vedere al computer le immagini delle diverse fasi del restauro. Una pagina di storia del convento che si aggiunge alle tante altre così significative.
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