Un’idea innovativa può trasformarsi in una attività imprenditoriale, grazie al bando “We at Co”, ideato dall’Ufficio Problemi sociali e del lavoro dell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo, dalla Sezione di Ancona dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) e dal Progetto Policoro. Si tratta di un concorso pluriennale per l’attività di impresa, rivolto ai giovani che, individualmente o in forma associata, intendono sviluppare una idea-progetto, facendo uso delle proprie capacità e della propria creatività. Saranno selezionati un massimo di 24 progetti da sviluppare nel territorio dell’Arcidiocesi di Ancona- Osimo. L’intento è offrire ai titolari dei progetti selezionati un concreto supporto per la propria idea imprenditoriale ritenuta meritevole.
Potranno partecipare al bando giovani dai 18 ai 35 anni, che siano residenti nella Regione Marche. Potranno inoltre partecipare i giovani non residenti nelle Marche, purché laureatisi o frequentanti corsi di laurea nelle quattro Università delle Marche. Il gruppo di lavoro ha visto impegnati tra gli altri, Marco Luchetti con esperienza nel sindacato e nella politica (già segretario regionale della Cisl e assessore regionale) Rodolfo Borsini, manager di aziende di livello internazionale, Giuseppe Palestini della sezione anconetana dell’UCID che sostiene e partecipa al progetto.
«We at Co, che significa “Noi vogliamo lavorare insieme”, – spiega Marco Luchetti, – ha l’obiettivo di dare ai nostri giovani una opportunità di creare lavoro attraverso la loro iniziativa e le loro idee innovative. Il Manifesto di We at Co, che sarà divulgato in moltissimi luoghi e ambienti frequentati dai nostri giovani, propone loro di partecipare ad un bando presentando un’idea innovativa che può trasformarsi in una attività imprenditoriale. Le prime ventiquattro idee selezionate da una Commissione di esperti potranno essere sviluppate in un sito a Castelfidardo (una ex fabbrica di fisarmoniche ristrutturata), in cui i giovani scelti parteciperanno a percorsi formativi che li aiuteranno ad implementare il loro progetto. Un gruppo di esperti, volontari, organizzeranno le consulenze necessarie perché la creatività trovi una concreta attuazione originando nuovo lavoro. Il manifesto-bando rimanda al sito dell’Arcidiocesi per i contenuti (regolamento, domanda di partecipazione, codice etico, business plan), ma non si esaurisce nella temporaneità della scadenza della prima tornata».
Ilaria Frittelli del “Progetto Policoro” che, da cinque anni opera nella Diocesi, sottolinea come «il progetto sia originale nel dare assistenza gratuita ai giovani» e annuncia «la disponibilità delle responsabili del progetto “Policoro” ad offrire il servizio di segreteria che ha un valore strategico in questa come in altre iniziative». Soddisfatto del luogo che è stato scelto, per il privilegio di poter offrire una occasione di lavoro ai giovani del territorio, è il sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani che sottolinea «l’importanza di aver scelto una ex fabbrica di fisarmoniche situata nel centro storico che, come in altri paesi, ha bisogno di un rilancio. Porterò il progetto in discussione al Consiglio Comunale perché tutte le forze politiche debbono farsi carico degli impegni che l’Amministrazione Comunale assumerà con un’apposita convenzione». «L’UCID – spiega Giuseppe Palestini – è un’associazione di persone che dal 1947 accoglie quanti, con ruolo di responsabilità, intendono impegnarsi a testimoniare nel mondo del lavoro con la coerenza dei propri comportamenti, il messaggio evangelico e la Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica. L’associazione, attraverso la sede UCID di Ancona, vede con estremo interesse e favore lo sviluppo di questa iniziativa, per la quale siamo pronti a collaborare con tutti i mezzi a nostra disposizione».
Mons. Angelo Spina ringrazia tutti i soggetti coinvolti e sottolinea che «il progetto “Noi vogliamo lavorare insieme” si è sviluppato all’interno dell’Ufficio diocesano Problemi sociali e del lavoro, in un clima di coinvolgimento che ha fatto rete tra diverse espressioni». Per stimolare l’impegno dei cattolici nella società ha affermato: «Gesù ha detto delle parole belle, buone che toccavano il cuore, ma dopo aver parlato Gesù ha moltiplicato anche i pani e i pesci, cioè le due cose camminano insieme. Il percorso della dottrina sociale della Chiesa è un discorso che tocca l’uomo nella sua interezza. L’uomo non è fatto solo di anima o soltanto di pensiero, o soltanto di corpo, ma siamo una unità. Allora se nell’uomo c’è questa alleanza, se questa alleanza viene trovata negli uffici della diocesi, viene creata tra UCID, Comune di Castelfidardo, parrocchia Santo Stefano di Castelfidardo, scuola e tanti altri, allora noi stiamo guardando avanti con speranza. A questa iniziativa io ci tengo molto e ringrazio tutti i soggetti, uno per uno e tutti insieme. Mi complimento e sappiate che se questo è un inizio, non deve essere un inizio dove si aprono gli impianti e restano chiusi, ma deve essere un inizio dove si apre e ci dobbiamo mettere tutta la buona volontà e tutto l’entusiasmo di dire questo tocca a me, questo tocca a noi». Anche il prof. Calducci dell’ITIS Meucci di Castelfidardo ha dato la massima disponibilità a collaborare al progetto.
Regolamento bando e domanda di partecipazione