Santa Messa a Castelferretti per la 43esima Giornata per la vita

Da tanti anni la parrocchia Sant’Andrea Apostolo di Castelferretti organizza la Festa della Vita e, anche se quest’anno a causa del covid non è stato possibile festeggiarla nel Palazzetto dello sport con l’animazione e le testimonianze, non ha voluto rinunciare a questa importante Giornata. In occasione della 43esima Giornata nazionale per la vita, l’Arcivescovo ha infatti celebrato sabato 6 febbraio la Santa Messa nella parrocchia, a cui hanno partecipato i bambini del catechismo, i parrocchiani e Silvano Piccinini, vicepresidente dell’associazione “Ecco Tuo Figlio” che si occupa di affido familiare.

Durante l’omelia, facendo riferimento al Vangelo secondo Marco (Mc 1,29-39) sulla guarigione da parte di Gesù della suocera di Pietro, l’Arcivescovo ha sottolineato che «dopo la guarigione lei capisce che deve impegnare la sua vita per fare il bene. Il Vangelo dice che “la febbre la lasciò ed ella li serviva”. Cosa serve allora la nostra vita? A metterla a servizio degli altri, per fare il bene agli altri. La vita è il dono più bello che abbiamo ricevuto da Dio e la dobbiamo custodire. In questo periodo ci sono alcuni fratelli e sorelle malati di covid che continuano a lottare per la vita, quindi questa vita dobbiamo proteggerla, non la possiamo buttare. Sono rimasto molto colpito dalla storia di una bambina di 10 anni di Palermo, morta per una sfida estrema su TikTok. Voi giovani dovete custodire la vostra vita e quella degli altri, ringraziare il Signore per questo dono e ascoltare i vostri genitori e i nonni».

Il tema scelto quest’anno dalla Cei per la 43esima Giornata nazionale per la vita è “Libertà e vita” e i vescovi esortano a considerare questa Giornata come una preziosa occasione per “sensibilizzare tutti al valore dell’autentica libertà” nella prospettiva di un suo esercizio a servizio della vita. «La verità è che la vita non l’abbiamo creata noi –  ha detto l’Arcivescovo – l’abbiamo ricevuta ed è un dono. La nostra libertà richiede responsabilità. Libertà non è fare quello che mi pare e piace, ma è fare il bene». Mons. Angelo Spina ha anche rivolto una preghiera e un pensiero «alle donne che accolgono la vita nel loro grembo perché la custodiscano e proteggano, e a quanti curano tante persone ammalate. Noi non siamo i padroni della vita, non possiamo toglierla a nessuno perché è sacra ed è dono di Dio. Cosa possiamo fare dunque con la nostra vita? Tutti noi vorremo una vita lunga e piena, ma questa giornata ci fa capire che non dobbiamo tanto aggiungere anni alla vita, ma è importante mettere la vita negli anni. Quando accade ciò? Noi mettiamo la vita negli anni quando ci prendiamo cura di noi e degli altri e ringraziamo Dio. Come Gesù ha curato la suocera di Pietro, anche noi possiamo prenderci cura di coloro che ci sono accanto».

 

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