Ancona, 11 marzo 2021
Ai Sacerdoti, Diaconi, Religiosi, Religiose, Fedeli Laici
Cari fratelli e sorelle, rendiamo grazie a Dio perché quest’anno possiamo celebrare i riti della Settimana Santa e della Pasqua con la presenza dei fedeli nelle nostre chiese.
Si faccia tutto quel che è possibile, nel costante rispetto delle disposizioni relative alla sicurezza igienico-sanitaria, per assicurare le condizioni per il radunarsi della comunità.
Nella preghiera chiediamo la grazia non solo di celebrare di nuovo la Pasqua, ma piuttosto di celebrare una Pasqua “nuova” con un irradiarsi della gioia, della carità, delle parole della speranza, appoggiandoci al Signore Gesù, crocifisso e risorto, nostra roccia, che ha vinto la morte.
Continuando nella responsabile osservanza delle disposizioni relative alla sicurezza igienico-sanitaria, prepariamo le celebrazioni predisponendo gli ambienti, fissando gli orari raccomandando e favorendo la presenza di tutti. La diffusione mediatica delle celebrazioni a sostegno della fede di quanti sono impossibilitati a partecipare è cosa buona, ma ciò che è importante è la partecipazione ai riti in chiesa, il radunarsi della comunità. Rimanga vivo e si rafforzi, soprattutto nelle famiglie, il gusto di celebrazioni domestiche della grazia di Dio; ma siano vissute ogni volta nel desiderio ardente della convocazione intorno all’altare del Signore e della comunità.
Sulla scorta della recente nota della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e degli “Orientamenti per la settimana santa 2021” proposti dalla Conferenza Episcopale Italiana, offro alcune indicazioni per le nostre celebrazioni pasquali.
Domenica delle Palme
La distribuzione delle palme avverrà nelle seguenti modalità. Si consiglia di non distribuire rami singoli ma di inserirli in buste di plastica trasparenti, che potranno essere distribuite prima della Messa, da alcuni volontari all’ingresso della chiesa o che passano tra le panche, muniti di guanti e mascherine. Si evitino assembramenti dei fedeli; i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma che hanno ricevuto in chiesa; in nessun modo ci sia consegna o scambio di rami da mano a mano.
La Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata con la seconda forma prevista dal Messale Romano. Dove si ritiene opportuno si utilizzi la terza forma del Messale Romano, che commemora in forma semplice l’ingresso del Signore in Gerusalemme.
Giovedì santo
La Messa crismale verrà celebrata nella cattedrale di San Ciriaco alle ore 10.00 di Giovedì Santo,1° aprile. I sacerdoti portino con sé il camice e la stola e li indossino al posto dove si siedono. Tutti siamo invitati a concelebrare, nessuno resti tra i banchi solo ad assistere, è il giorno in cui vengono rinnovate le promesse sacerdotali. Al termine della celebrazione, l’Arcivescovo distribuirà gli oli ai parroci e agli amministratori parrocchiali. Come lo scorso anno gli oli verranno consegnati in bottigliette contenute in una busta di plastica trasparente. Ognuno abbia la premura, poi, di conservare l’olio negli appositi contenitori che sono in parrocchia e non lasciare gli oli nelle bottigliette che sono state consegnate.
La Messa vespertina “Cena del Signore” può essere anticipata ad un orario che ogni sacerdote riterrà opportuno in caso dovesse esserci il coprifuoco, in modo da consentire ai fedeli di poter tornare in tempo nelle loro case. Nella Messa vespertina della “Cena del Signore” sia omessa la lavanda dei piedi. Al termine della celebrazione, il Santissimo Sacramento potrà essere portato, come previsto dal rito, nel luogo della reposizione in una cappella della chiesa dove ci si potrà fermare in adorazione, nel rispetto delle norme per la pandemia, e dell’eventuale coprifuoco.
Venerdì Santo
Al Venerdì santo, la Celebrazione della Passione si svolga in tutte le sue parti. L’atto di adorazione della Croce mediante il bacio sia limitato al solo presidente della celebrazione.
Dopo la nona intenzione della Preghiera Universale, si può inserire la seguente intenzione:
IX b. Per i tribolati nel tempo di pandemia
Preghiamo per tutti coloro che soffrono le conseguenze dell’attuale pandemia, perché Dio Padre conceda salute ai malati, forza al personale sanitario, conforto per chi si trova in situazione di smarrimento, alle famiglie e salvezza a tutte le vittime che sono morte.
Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:
Dio onnipotente ed eterno, provvido rifugio dei sofferenti, guarda con compassione le afflizioni dei tuoi figli che patiscono per questa pandemia; allevia il dolore dei malati, dà forza a chi si prende cura di loro, accogli nella tua pace coloro che sono morti e, per tutto il tempo di questa tribolazione, fa’ che ciascuno trovi conforto nella tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen.
La Croce potrà essere lasciata in chiesa per l’adorazione laddove sia garantito, attraverso barriere o cordoni, che i fedeli non si avvicinino eccessivamente. Nei momenti di maggior affluenza dei fedeli sarà opportuna la presenza di volontari.
Non potrà svolgersi alcuna processione di fedeli, neanche in occasione del pio esercizio della Via Crucis, che comunque potrà svolgersi regolarmente in chiesa, con i fedeli al loro posto nell’assemblea. Laddove le circostanze del luogo lo rendono opportuno il solo presbitero, accompagnato da alcuni ministranti, potrà percorrere le strade della parrocchia con la croce o con un altro simulacro caro alla devozione popolare e il Popolo di Dio sarà invitato a partecipare affacciandosi alle finestre e ai balconi delle proprie case.
La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito, in orario compatibile con l’eventuale coprifuoco e sempre evitando movimenti processionali con i fedeli (compreso l’ingresso con il cero pasquale). I ceri per il lucernario non vengono dati ai fedeli, onde evitare che durante l’accensione possano esserci contatti. L’eventuale amministrazione del battesimo, come già previsto per il tempo di pandemia, dovrà avvenire per infusione. Il battesimo degli adulti viene tenuto in cattedrale dall’Arcivescovo.
Ricordo che in questo tempo sono proibite le benedizioni delle famiglie.
Il sacramento della confessione venga celebrato con le dovute distanze e disposizioni igienico-sanitarie e in ambiente areato.
La Comunione agli ammalati può essere portata dai presbiteri, dai diaconi, dagli accoliti e dai ministri straordinari dell’Eucaristia, se viene concordata con le persone ammalate e i loro familiari.
Cristo nostra Pasqua è risorto. E’ vivo. Egli è la nostra speranza. Lui vive e ci vuole vivi.
Nell’attesa di incontrarvi affido tutti alla protezione della Vergine Maria Addolorata e benedico.
+ Angelo Spina