Oggi pomeriggio è iniziato il solenne Triduo Pasquale della passione, morte e resurrezione di Cristo, con la Messa in Coena Domini, nella quale si ricorda l’Ultima cena di Gesù, l’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio ministeriale, e si ripete il gesto simbolico della lavanda dei piedi effettuato da Cristo nell’Ultima cena.
Purtroppo, a causa del covid, quest’anno è stata omesso il rito della lavanda dei piedi, ma l’Arcivescovo Angelo Spina commentando il Vangelo ha sottolineato che «Gesù, lavando i piedi agli Apostoli, ci ha dato un esempio e ci ha indicato come amare e servire. Gesù capovolge l’abitudine storica e culturale di quell’epoca e ci fa capire che chi comanda, per essere un bravo capo, deve servire. Gesù parte dai piedi e inizia ad amarci dalla parte più sconveniente di noi, dal basso, non inizia ad amare i nostri pregi, talenti e capacità. Lui parte dalle nostre zone d’ombra. Gesù nell’ultima cena si inginocchia davanti ai suoi discepoli, ama contro ogni speranza, fa capire che amare non è guardare le persone dall’alto in basso, ma dal basso verso l’alto servendole con amore. Questa è la regola di Gesù, del Vangelo e del servizio».
Al termine della celebrazione, il Santissimo Sacramento è stato portato nell’Altare della Reposizione, davanti al quale i fedeli hanno sostato in adorazione.
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