Sabato 21 giugno, con una solenne celebrazione partecipata da diversi sacerdoti e presieduta dall’arcivescovo Angelo, è stato presentato il nuovo Amministratore Parrocchiale di Cristo Re e S. Maria Stella del mare a Numana, in una chiesa gremita di fedeli. Il primo momento l’arcivescovo lo ha riservato a don Guerriero Giglioni (82 ani) che ha guidato la comunità per diversi anni, lo ha ringraziato per tutto il bene fatto, “un santo sacerdote, ricco di umanità, che ha servito con zelo e passione le comunità a lui affidate”. Dal canto suo don Guerriero ringraziando tutti ha detto: “Vi ho sentiti sempre come una famiglia, a cui voler bene, vi ringrazio e assicuro la mia preghiera”. Un forte e lungo applauso ha rimarcato l’affetto dei fedeli nei confronti di don Guerriero. E’ stata letta la bolla di nomina di don Michele. L’arcivescovo lo ha ringraziato perché ha accettato il gravoso compito di guidare la comunità di Sirolo dove già è parroco e quelle di Numana: “Annuncia il Vangelo, santifica il popolo di Dio e sii segno di unità e di carità per tutti, le tue belle qualità e capacità mettile a servizio di tutti…Lasciati amare dal Crocifisso per poter amare…La Madonna, stella del mare, guidi i tuoi passi…Voi fedeli collaborate con il nuovo parroco, a cui ho affidato come aiuto pastorale don Ludovico per un anno”. Al termine della celebrazione è intervenuto un laico che ha portato il saluto delle due comunità di Sirolo. Il sindaco di Numana Gianluigi Tombolini ha dato il benvenuto al nuovo parroco e consegnato un ricordo a don Guerriero. Don Michele prendendo la parola ha detto:<<Affronto questo nuovo incarico con lo stesso spirito di quattro anni fa quando sono entrato a Sirolo. Il mio motto è fiducia e speranza. Pregate per me. Rivolgendosi ai due sindaci presenti, quello di Sirolo e Numana ha detto: “Sono convinto che ci sarà buona collaborazione e ottimi rapporti con le istituzioni, un po’ come don Camillo e Peppone, solo che voi siete in vantaggio perché siete in due”. Grande gioia a Numana che si è fatta sentire con l’applauso a don Guerriero e a don Michele, segno di quanto la gente ama i suoi sacerdoti.
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