È durata due anni la Peregrinatio Mariae negli aeroporti di tutto il mondo, avvenuta in occasione del Giubileo lauretano, concesso da Papa Francesco dall’8 dicembre 2019 al 10 dicembre 2021 nel centenario della proclamazione della Madonna di Loreto Patrona universale di tutti gli aeronauti. Due anni resi più lunghi e difficili dalla pandemia, nei quali però l’immagine mariana è stata simbolo di speranza e di rinascita per tutto il mondo. Iniziato il 9 dicembre 2019 dall’aeroporto “Raffaello Sanzio” di Ancona-Falconara, il pellegrinaggio delle statue della Madonna di Loreto si è concluso il 2 dicembre con una cerimonia presso il Terminal Arrivi, a cui hanno partecipato l’Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo Mons. Angelo Spina, il Delegato Pontificio di Loreto Mons. Fabio Dal Cin, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’ad di Ancona International Airport Carmine Bassetti, il Presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma, il Comandante dell’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche di Firenze Urbano Floreani, il comandante del Centro di formazione Aviation English dell’Aeronautica militare di Loreto Luca Massimi, e tante altre autorità civili e militari.
Le due effigi della Madonna che hanno toccato gli aeroporti civili d’Italia e del mondo, portando conforto in questo tempo difficile della pandemia, sono arrivate intorno alle 11 all’aeroporto di Ancona-Falconara con il supporto dell’Aeroclub di Ancona. Una ristretta delegazione le ha accolte e portate al Terminal arrivi, dove si è svolta la cerimonia di chiusura del pellegrinaggio della Madonna di Loreto. In questi due anni, una statua ha raggiunto i principali scali nazionali, mentre l’altra ha visitato gli aeroporti internazionali di Buenos Aires, San Paolo e Rio de Janeiro, Colombia, Costa Rica, Miami e New York, Toronto, Spagna e Israele. «In questo pellegrinaggio – ha detto Francesco Acquaroli – la Madonna ha portato un pezzo della nostra terra marchigiana e della nostra spiritualità in giro per l’Italia e per il mondo. Di questo siamo fieri e orgogliosi, così come siamo felici di riaccoglierla oggi qui al suo ritorno verso Loreto».
Durante la cerimonia Mons. Fabio Dal Cin ha sottolineato che «in questi due anni è emersa una grande devozione alla Madonna di Loreto da parte degli uomini e delle donne dell’Aeronautica civile e militare. La devozione si è tradotta in impegno e responsabilità nel promuovere e organizzare la Peregrinatio Mariae, segno di speranza in questo tempo di pandemia». Il Presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma ha ribadito l’importanza del «pellegrinaggio dell’immagine della Madonna, che segna il percorso di ripartenza del trasporto aereo. Come dice Papa Francesco, abbiamo bisogno di costruire ponti e di abbattere i muri, e credo che il trasporto aereo sia un ponte che permetta di superare le barriere tra culture diverse». Anche per l’Aeronautica militare il Giubileo lauretano e la Peregrinatio Mariae sono state iniziative importanti, come hanno sottolineato il Colonnello Luca Massimi, per il quale «la Madonna è un segno di speranza, che ci ha dato la forza di vivere questo momento difficile della pandemia» e il Comandante Urbano Floreani, in quanto «la Vergine di Loreto ci ha protetto nel servizio e supporto che abbiamo dato al Paese».
Al termine della cerimonia, presso il Terminal Arrivi, Mons. Angelo Spina ha guidato la preghiera dell’Angelus e ha benedetto una statua della Madonna di Loreto che resterà esposta in aeroporto. La statua che, risale agli anni ’50, è stata restaurata e ne esiste solo un’altra copia identica nel corridoio in fondo, all’uscita della Santa Casa. «Quanti partiranno e arriveranno in questo aeroporto – ha detto Mons. Angelo Spina – vedranno questa immagine e si sentiranno amati, cammineranno con fiducia e speranza. La Madonna di Loreto è vicina a noi e ci protegge».
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