«Vi incoraggio a continuare il vostro cammino di fede, soprattutto in questo tempo in cui il Papa ci invita a celebrare il Sinodo con tre parole: comunione, partecipazione, missione. Rinvigorite la fede con l’ascolto della Parola di Dio, celebrate i sacramenti soprattutto la confessione e l’eucaristia, e volgete lo sguardo alle necessità dei fratelli e delle sorelle. Come ho scritto nella lettera pastorale, tenete presenti alcune priorità: la famiglia, i giovani, i poveri, la liturgia. Camminiamo insieme con fiducia, il Signore è sempre con noi». È questo l’invito che Mons. Angelo Spina ha rivolto questa mattina alla parrocchia Sacra Famiglia di Osimo, durante la Santa Messa che ha concluso la sua Visita Pastorale. Nel tempo del Sinodo universale voluto da Papa Francesco e del Cammino Sinodale della Chiesa italiana, l’Arcivescovo ha infatti deciso di incontrare e ascoltare tutte le comunità parrocchiali della diocesi, per vivere con loro momenti di preghiera, evangelizzazione e comunione. La prima parrocchia che ha visitato è stata proprio la Sacra Famiglia di Osimo.
Durante la Visita Pastorale, iniziata lunedì 10 gennaio e durata una settimana, l’Arcivescovo ha incontrato le autorità cittadine, il Consiglio Pastorale Parrocchiale, gli operatori della Caritas, il Consiglio per gli affari economici, i catechisti e gli animatori, i giovani e i giovanissimi, gli ammalati nelle loro case, i collaboratori parrocchiali e gli organizzatori della sagra dei vincisgrassi, i bambini e i ragazzi del catechismo con i loro genitori, le famiglie e l’Azione Cattolica. Ha visitato l’Emporio solidale, gli impianti sportivi, la pista di atletica, i campi da tennis, il bocciodromo e ha condiviso tanti momenti di celebrazioni liturgiche: la Santa Messa, l’adorazione eucaristica, il santo Rosario, la benedizione dei pani e, ogni giorno, ha fatto una catechesi sul Credo. Oggi, all’inizio della Santa Messa, il parroco don Francesco Scalmati ha ringraziato l’Arcivescovo e ha ricordato che «la parrocchia è formata soprattutto da famiglie. La nostra comunità parrocchiale si impegna nel volontariato, nell’assistenza ai poveri, nella collaborazione tra generazioni, ma ha anche delle ferite, perché tante persone sono in difficoltà e hanno bisogno di aiuto, ascolto e vicinanza. La Visita Pastorale è stata un momento di grazia, ci aiuta a riprendere in mano la nostra vita cristiana e, come dice Papa Francesco, ci invita a dialogare con le periferie esistenziali. Dobbiamo raggiungere coloro che hanno bisogno di essere ascoltati e di condividere con noi le loro preoccupazioni e speranze».
Anche l’Arcivescovo ha ringraziato il parroco per aver «preparato così bene la visita pastorale», ha donato alla parrocchia un calice e una patena che sono stati benedetti durante la Messa, e ha ricordato tutti gli incontri vissuti questa settimana, «momenti di grazia che hanno messo in evidenza come questa parrocchia che è al centro di questo quartiere è viva. La Chiesa è viva, perciò evviva la Chiesa». L’Arcivescovo ha anche invitato i fedeli a tenere presenti alcune priorità: la famiglia, i giovani, i poveri, la liturgia. «Senza famiglia non c’è futuro – ha detto – la parrocchia sia sempre più una famiglia di famiglie. I giovani sono il presente e il futuro della Chiesa. Siano ascoltati, riconosciuti, accompagnati. Hanno bisogno di testimoni e di maestri. Sia ascoltato il grido dei poveri con l’attenzione alle tante povertà del nostro tempo, soprattutto le persone anziane, ammalate, a volte lasciate nella solitudine. Dare gli aiuti necessari è cosa buona, ma farsi prossimi a quelle che sono le “periferie esistenziali” è cosa eccellente. Importante anche la liturgia. La pubblicazione del Nuovo Messale Romano deve aiutarci a vivere la celebrazione eucaristica in maniera bella, armonica, spirituale, capace di alimentare la fede e illuminare e produrre lo slancio alla missione. Nell’Eucaristia Gesù è con noi tutti i giorni sino alla fine del mondo e noi lo invochiamo: «Resta con noi». Sì resta con noi Signore Gesù. Tu sei la luce, la verità, anzi: Tu sei “la via, la verità, la vita”; Tu sei il pane, la fonte dell’acqua viva per la nostra fame e la nostra sete: Tu sei il pastore, la nostra guida, il nostro esempio, il nostro conforto, la nostra pace, la nostra gioia. Tu ci hai donato lo Spirito Santo e ci porti al Padre».
Al termine della Messa, i fedeli hanno ringraziato l’Arcivescovo con un applauso, dopodiché nel piazzale della parrocchia sono stati benedetti gli animali. In occasione della festa di Sant’Antonio abate, c’è chi ha portato cani, gatti, pesci, e addirittura durante la benedizione è arrivata da Filottrano Frankie, un pappagallo femmina con la livrea turchese e gialla. L’animale è abituato a volare libero per le strade del paese e di quelli vicini e ormai lo conoscono tutti. Dopo la preghiera del Padre Nostro e la benedizione, la mattinata si è conclusa gioiosamente con la lotteria.
Pubblichiamo l’omelia integrale dell’Arcivescovo Angelo Spina: Omelia conclusione Visita Pastorale alla parrocchia Sacra Famiglia di Osimo
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