Mercoledì delle Ceneri: Santa Messa presieduta da Mons. Angelo Spina

È iniziata oggi la Quaresima con la Santa Messa del Mercoledì delle Ceneri, presieduta da Mons. Angelo Spina nella Cattedrale di San Ciriaco. Un tempo di conversione, in cui siamo chiamati ad «ascoltare la Parola di Dio, a pregare, a digiunare e a vivere la carità con gesti concreti», come ha sottolineato durante l’omelia l’Arcivescovo che ha anche ricordato le sofferenze del popolo ucraino e l’importanza della preghiera e del digiuno per implorare la fine della guerra. Papa Francesco ha infatti invitato «credenti e non credenti» a fare del Mercoledì delle Ceneri, una giornata di preghiera e digiuno per la pace in Ucraina perché come «Gesù ci ha insegnato, all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno».

Durante la celebrazione, l’Arcivescovo ha sottolineato che «la Quaresima deve essere un tempo con un doppio binario: verso l’Alto e verso l’altro. Il Signore ci invita: “Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, pianti e lamenti. Laceratevi il cuore e non le vesti”. Ritornare a Lui significa accogliere la Sua misericordia. La Chiesa sta vivendo il cammino sinodale, che significa camminare insieme. Un cammino in cui Papa Francesco ci invita ad ascoltare tutti. Allora in questo tempo di Quaresima il primo ascolto sia quello della Parola di Dio. Vi invito a leggere il Vangelo ogni giorno, ad esempio alla mattina, così Dio parlerà al vostro cuore e vi donerà pace, luce, speranza e consolazione». Fondamentale durante questo tempo di Quaresima, anche la «preghiera. Preghiamo bene quando ci mettiamo davanti a Dio con umiltà e ripetiamo come nel Salmo letto oggi: “Perdonaci Signore, abbiamo peccato”.

Il Vangelo ci ricorda anche che è tempo di elemosina, di carità. Oggi una coppia di sposi con quattro figli ha dato la propria disponibilità ad accogliere persone in arrivo dall’Ucraina e, in questi giorni, nella parrocchia di San Paolo sono stati raccolti indumenti e beni di prima necessità, da donare all’Ucraina. La carità che il Signore vuole non sono le parole vuote, ma sono i gesti concreti che possiamo fare in tanti modi, ad esempio con l’accoglienza, un sostegno, un aiuto. Siamo chiamati a vivere le opere di misericordia corporali, ma anche le opere di misericordia spirituali, come consigliare i dubbiosi e sopportare le persone moleste». L’Arcivescovo ha infine sottolineato che «l’ascolto della Parola di Dio, la preghiera, la penitenza, il digiuno e la carità, non vanno fatte con tristezza, ma con gioia perché quando ti senti amato da Dio, non puoi essere triste». Dopo l’omelia, l’Arcivescovo ha benedetto le ceneri e, insieme a don Giuliano Nava, rettore del Duomo, si è avvicinato ai fedeli e ha posto le ceneri sul loro capo, recitando queste parole: «Convertitevi e credete al Vangelo».

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