Imitare lo stile di Gesù, che è vicinanza, compassione e tenerezza. È questo l’invito rivolto questa mattina dall’Arcivescovo Angelo Spina ai sacerdoti dell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo, riuniti nella Cattedrale di San Ciriaco per la Santa Messa Crismale, durante la quale sono stati benedetti i santi oli e i presbiteri hanno rinnovato le promesse sacerdotali. In particolare, Mons. Angelo Spina ha ricordato le “quattro vicinanze” del sacerdote, indicate da Papa Francesco. La prima è la vicinanza a Dio e l’Arcivescovo ha sottolineato che «un sacerdote è invitato innanzitutto a coltivare l’intimità con Dio. Da questa relazione potrà attingere tutte le forze necessarie per il suo ministero. Il rapporto con Dio è, per così dire, l’innesto che ci mantiene all’interno di un legame di fecondità. Senza una relazione significativa con il Signore il nostro ministero è destinato a diventare sterile». La seconda vicinanza è al vescovo. «L’obbedienza non è un attributo disciplinare – ha detto Mons. Angelo Spina – ma la caratteristica più forte dei legami che ci uniscono in comunione. Obbedire, in questo caso al vescovo, significa imparare ad ascoltare e ricordarsi che nessuno può dirsi detentore della volontà di Dio, e che essa va compresa solo attraverso il discernimento. Il vescovo, chiunque egli sia, rimane per ogni presbitero e per ogni Chiesa particolare un legame che aiuta a discernere la volontà di Dio».
La terza vicinanza è quella tra i presbiteri e Mons. Angelo Spina ha ricordato l’importanza della fraternità, che «è scegliere deliberatamente di cercare di essere santi con gli altri e non in solitudine, santi con gli altri. Un proverbio africano dice: “Se vuoi andare veloce, vai da solo; se vuoi andare lontano, vai con gli altri”… Tutti sappiamo quanto può essere difficile vivere in comunità o nel presbiterio – qualche santo diceva: la vita comunitaria è la mia penitenza –, quanto è difficile condividere il quotidiano con coloro che abbiamo voluto riconoscere come fratelli. L’amore fraterno, se non vogliamo edulcorarlo, accomodarlo, sminuirlo, è la “grande profezia” che in questa società dello scarto siamo chiamati a vivere». La quarta vicinanza è al popolo di Dio e invita a «portare avanti lo stile del Signore, che è stile di vicinanza, di compassione e di tenerezza, perché capace di camminare non come un giudice ma come il Buon Samaritano, che riconosce le ferite del suo popolo. È decisivo ricordare che il Popolo di Dio spera di trovare pastori con lo stile di Gesù, e non “chierici di stato” o “professionisti del sacro”; pastori che sappiano di compassione, di opportunità; uomini coraggiosi, capaci di fermarsi davanti a chi è ferito e di tendere la mano; uomini contemplativi che, nella vicinanza al loro popolo, possano annunciare sulle piaghe del mondo la forza operante della Risurrezione». Da qui l’invito ad avere un «cuore di padre», prendendo esempio da San Giuseppe, e a proseguire il cammino sinodale, camminando insieme .
Durante la Messa, a cui hanno partecipato anche i diaconi e i religiosi dell’Arcidiocesi e alcuni ragazzi che si stanno preparando al sacramento della Cresima, i sacerdoti hanno rinnovato le promesse sacerdotali e sono stati consacrati gli oli per i catecumeni, gli infermi e il Santo Crisma per l’unzione battesimale, la cresima e l’ordine sacro. Al termine della celebrazione, Mons. Angelo Spina ha fatto gli auguri a tutti coloro che quest’anno celebrano l’anniversario di sacerdozio, da 5 a 60 anni di sacerdozio, e ha distribuito gli oli ai parroci e agli amministratori parrocchiali. Gli anniversari hanno riguardato don Roberto Peccetti (60 anni), don Ciro Zenobi (55 anni), don Giancarlo Sbarbati (55 anni), don Valter Pierini (50 anni), don Bruno Pierini (50 anni), don Bruno Bottaluscio (50 anni), padre Giacomo Gobbi (50 anni), don Luciano Pellegrini (40 anni), don Mihailo Korceba (20 anni), padre Enrico Matta (20 anni), diacono Stefano Maria Carloni (20 anni), don Samuele Costantini (15 anni), don Michele Marchetti (15 anni), don Vittorio Pisu (15 anni), padre Domenico Spadafina (15 anni), don Alessio Orazi (10 anni), don Giovanni Moroni (10 anni), padre Ludovic Senou (10 anni), don Massimiliano Scafi (5 anni), don Jean Alain Kayeya Kayeya (5 anni). Ha concelebrato per la prima volta nella messa crismale da presbitero don Lorenzo Rossini, mentre il diacono Giuseppe Luigi Rella ha annunciato che l’11 giugno sarà ordinato sacerdote.
L’omelia integrale dell’Arcivescovo Angelo Spina: Omelia Giovedì Santo 2022 – Cattedrale di San Ciriaco
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