A Staffolo, città del vino e terra del Verdicchio, ci sono tante aziende vitivinicole e, questa mattina, nell’ambito della visita pastorale nella parrocchia Sant’Egidio Abate, Mons. Angelo Spina ha visitato l’Azienda Vitivinicola Tre Castelli, alias “Vignedileo”, che produce da oltre 30 anni Verdicchio dei Castelli di Jesi, vini rossi da uve Montepulciano e Sangiovese, vino di visciola e un olio extra-vergine di oliva di altissima qualità. Molto legata al territorio, alla terra e alle tradizioni di famiglia, l’Azienda possiede oggi 36 ettari vitati in produzione su totali 100 di proprietà, produce 250mila bottiglie annue distribuite per il 30% sul mercato interno e per il restante sui mercati esteri. Alle ore 10 l’Arcivescovo, accompagnato dal parroco don Sandro Carbonari, è stato accolto dai titolari Maria Adele Cimarelli, Emanuele e Gianfilippo Palpacelli.
Durante la visita dei vigneti, della cantina e dei locali di vinificazione, i titolari hanno raccontato come è nata l’azienda Tre Castelli nel 1990, grazie ai coniugi Leonardo Palpacelli e Maria Adele Cimarelli, ma la storia è molto più lunga. Un secolo di storia. Come ha infatti raccontato Maria Adele Cimarelli, «i miei nonni acquistarono i terreni quasi cento anni fa. Quando nel 1999 mio marito venne a mancare, i figli Emanuele e Gianfilippo fondarono a loro volta il marchio “Vignedileo” in onore del padre, proseguendo così l’attività di famiglia». La cantina è dunque il risultato di tante fasi storiche, tantissime vendemmie, di un costante lavoro quotidiano. L’Arcivescovo ha benedetto l’azienda e ha ringraziato i titolari «per l’accoglienza e la disponibilità. Avete portato avanti l’attività di famiglia, con impegno e creatività. La Bibbia dice che “il vino allieta il cuore dell’uomo” e Gesù a Cana trasformò l’acqua in vino per la gioia degli sposi».
Dopo il brindisi, l’Arcivescovo e don Sandro hanno visitato a Coste di Staffolo l’azienda agricola “Su Redentore” di Marco Carzedda, che produce formaggio a latte crudo di pecora e di capra. Passione, tradizione e qualità contraddistinguono questa azienda familiare e i titolari hanno mostrato all’Arcivescovo la lavorazione artigianale di ricotte freschissime di pecora e capra. Dal latte appena munto preparano infatti formaggi e ricotte di pecora e misto capra/pecora, pronti per essere consegnati in tante botteghe delle Marche. Una bellissima realtà, guidata da Marco Carzedda, un giovane imprenditore di origine sarda che, insieme a sua moglie Angela Marconi, porta avanti l’attività e alleva pecore e capre. L’Arcivescovo e don Sandro hanno pranzato insieme a Marco e ad Angela e ai loro quattro figli, dopodiché i titolari hanno mostrato la stalla e la mungitura delle pecore. Mons. Angelo Spina, dopo un breve momento di preghiera, ha ringraziato la famiglia per l’accoglienza e l’ospitalità e ha benedetto l’azienda.
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