«Il Natale è Dio che si fa uomo per camminare con noi e donarci speranza e amore. Con la luce dell’amore di Dio vediamo gli altri come fratelli e amici, costruiamo la pace e viviamo la solidarietà». Con queste parole Mons. Angelo Spina ha augurato un Santo Natale a tutte le persone incontrate mercoledì 21 dicembre, una giornata in cui è stato impegnato in una serie di “incontri natalizi”. Dopo aver visitato i malati dell’ospedale di Osimo, portando una parola di conforto e speranza ai degenti, ha celebrato la Santa Messa presso la sede di AnconAmbiente. Dopo essere stato accolto dal presidente Antonio Gitto, l’Arcivescovo ha sottolineato l’importanza fondamentale del lavoro che si svolge all’interno dell’azienda e, come ambiente e sostenibilità, siano al centro della vita di ogni fedele. Un lavoro costante che mai si è arrestato anche in questi anni difficili, nonostante la pandemia, la guerra, la conseguente crisi energetica e le alluvioni che hanno arrecato così tanti danni, anche nei comuni in cui opera l’azienda.
Mons. Angelo Spina ha poi incontrato la comunità portuale per i tradizionali auguri natalizi. Accolto dal presidente dell’Adsp Vincenzo Garofalo e dal Capitano di Vascello Donato De Carolis, direttore marittimo delle Marche e comandante della Capitaneria di porto di Ancona, ha benedetto il presepe allestito nella cappellina del porto “Stella Maris”. Un piccolo presepe che rappresenta la scena della natività e che «non dovrebbe mai mancare nelle nostre case», come ha sottolineato il cappellano del porto don Dino Cecconi, in quanto «non si può fare la festa di compleanno senza il festeggiato. Gesù è al centro del Natale». L’Arcivescovo ha poi incontrato i dipendenti dell’Adsp, gli operatori e le imprese portuali, le Forze dell’Ordine e l’associazione Stella Maris, presso la Sala Marconi dell’Autorità di Sistema Portuale. Ringraziando tutti coloro che lavorano sul mare e vivono del mare con tante attività, ha ricordato la bimba nata ieri sulla motovedetta della Guardia Costiera a Lampedusa. La mamma ivoriana era arrivata con le doglie su una barca con altri 42 migranti. Assistita dai medici dell’emergenza sbarchi e dalla rianimatrice del 118 ha partorito e ora stanno entrambe bene.
«Questa bimba è nata sul mare – ha detto Mons. Angelo Spina – grazie a tanti cuori aperti, che non si sono chiusi. La vita che nasce è segno di speranza e il Natale è una nascita speciale perché è Dio che si fa uomo per camminare con noi e donarci speranza e amore. I nostri occhi per vedere hanno bisogno di ricevere luce da fuori. Molte volte, però, pur essendoci la luce esterna, abbiamo delle cataratte che offuscano la vista e non vediamo le persone, ci giriamo dall’altra parte. Queste cataratte sono le gelosie, le invidie e i rancori. Per vedere il prossimo e chi è in difficoltà c’è quindi bisogno di una luce che viene da dentro e che si chiama amore, luce che Gesù, facendosi uomo, ha portato agli uomini. É l’amore di Dio che rende nuove tutte le cose e belle le persone». Mons. Angelo Spina ha sottolineato che «ogni giorno tante persone bussano alla porta del nostro cuore» e ha parlato della nuova mensa Caritas diocesana che ospiterà circa 200 poveri, inaugurata giovedì 15 dicembre nella chiesa di S. Stefano, chiusa da tantissimi anni a causa della frana e adesso restituita alla città di Ancona e alla Chiesa locale di Ancona-Osimo per questo nuovo importante servizio di attenzione e condivisione.
«Dopo due anni di lavori – ha spiegato – la nuova mensa è stata inaugurata. Di chi è il merito? Di tutti, perché c’è stata tanta solidarietà. C’è chi ha donato contributi personali e chi ha collaborato, anche con l’iniziativa del pasto sospeso. Il Natale quindi è la luce dell’amore di Dio e, quando abbiamo questo amore nel cuore, vediamo gli altri non come persone da combattere, ma come fratelli e amici con i quali costruire. Viviamo la solidarietà e costruiamo la pace». Anche il presidente dell’Adsp Vincenzo Garofalo, dopo aver raccontato come è andato il 2022 per il porto di Ancona, ha sottolineato l’importanza della collaborazione: «Il Natale è segno di rinascita e gli obiettivi si raggiungono insieme, in una comunità dove ognuno svolge il proprio ruolo. I muri sono fatti di tanti piccoli mattoni. Che ognuno in questo Natale possa pensare cosa può fare di più per il prossimo anno, come possiamo aggiungere un mattoncino in più. Guardiamo al Natale con ottimismo e spirito di solidarietà, perché le grandi imprese si raggiungono insieme e con il contributo di ognuno». Valore della solidarietà che è importante «anche per le persone che lavorano sul mare», come ha ricordato il direttore marittimo delle Marche Donato De Carolis. «Gli apostoli erano pescatori – ha sottolineato De Carolis – e questa è una comunità molto unita che ha tanti valori, soprattutto la collaborazione e la solidarietà».
Nel pomeriggio, Mons. Angelo Spina ha vissuto due momenti intensi di preghiera con la celebrazione delle Sante Messe, alle 15 presso la Casa Circondariale Barcaglione e alle 19 presso il Seminario Regionale. Poi, alle 21, ha partecipato alla celebrazione penitenziale con i giovani nella parrocchia della Misericordia di Osimo. I ragazzi si sono confessati in preparazione al Natale e la serata si è conclusa con una cioccolata calda e con lo scambio di auguri.
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