Belem do Solimões è stata la tappa del terzo giorno, iniziata a bordo di una “lancha” piccola imbarcazione con la quale abbiamo impiegato 3 ore e mezzo di navigazione nel Rio delle Amazzoni per raggiungerla.
Belem do Solimões è abitata da circa 7.000 persone indigene della comunità Ticuna. È presente una piccola comunità di frati cappuccini che si prende cura della popolazione.
Quella di oggi è stata una giornata memorabile in quanto ha visto il raduno dell’Assemblea delle 72 comunità Ticuna presenti nella diocesi. Era presente anche Suor Dora, consacrata del PIME di origini abruzzesi, che opera nei villaggi.
Ogni gruppo si è presentato, c’è stato un momento di preghiera, di canto, di condivisione e di lavori in gruppi.
Il vescovo Adolfo ha salutato i presenti, incoraggiandoli a continuare in questo lavoro sinodale e pastorale e successivamente ha benedetto le magliette con le quali gli animatori vengono facilmente identificati. È stata una vera festa della fede, ognuno è stato investito del mandato di recarsi una volta al mese nei villaggi per l’animazione pastorale e liturgica. È stata presentata anche la nostra delegazione, segno di una Chiesa che cammina insieme per le vie del mondo vivendo il Vangelo.
La comunità francescana è molto attiva e con la collaborazione di giovani laici è riuscita a mettere in piedi una radio, strumento prezioso per promuovere la cultura indigenza e l’attenzione ai problemi sociali. Radio A’UMA riprende il nome dell’uccello locale che vola più in alto di tutti, ad indicare che la luce del Vangelo non può essere spenta nelle coscienze dei semplici e dei poveri.
Ci hanno spiegato che gli indigeni residenti hanno la necessità di custodire il vasto territorio, da loro chiamato Eware (Giardino dell’Eden) che viene di continuo minacciato e depredato di pesce, legno e delle altre risorse presenti da persone senza scrupoli che provengono da altre località e non hanno rispetto per la dignità di questo popolo.
Sono attivi, ed in itinere, numerosi progetti tra cui una cisterna per la raccolta delle acque pluviali e l’allevamento di polli a gestione familiare che consente di fornire un prezioso alimento sostitutivo al pesce.
Fra Paolo Maria Braghini e la comunità cappuccina ci hanno accolti nel loro semplice spazio conventuale dove abbiamo condiviso in fraternità il pasto frugale. Il tempo è passato velocemente e sull’imbrunire abbiamo fatto ritorno a Tabatinga condividendo le tante emozioni dell’incontro con la comunità indigena. I temi che sono emersi sono stati quelli della promozione culturale, sociale, ecclesiale e la custodia della bellezza del creato.
Nella chiesa di S. Francesco si è tenuta la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Adolfo in suffragio di Papa Benedetto XVI. L’Arcivescovo Angelo è stato invitato a ricordare la figura di questo Papa e a raccontare alcuni momenti della sua visita pastorale nella diocesi di Sulmona. È stata sottolineata la sua statura di raffinato teologo, di testimone della fede che ha concluso la sua esistenza con questa frase: “ti amo, Signore”. I fedeli presenti hanno vissuto con intensità e commozione la preghiera di ricordo del Papa e hanno ringraziato per la celebrazione.
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