L’Arcivescovo ha accettato la rinunzia del dottore Simone Pizzi ad essere Direttore Diocesano della Pastorale della Salute. Lo ha ringraziato vivamente per il lavoro svolto con dedizione, professionalità e passione in questi anni in cui è stato Direttore, dando grande slancio alla pastorale della salute nella Arcidiocesi.
Nell’incontro con alcune persone che si dedicano alla pastorale della salute l’Arcivescovo ha citato le parole del Vangelo: “Ero malato e mi avete visitato” e ha sottolineato: “È una delle opere di misericordia richiesta dal Signore a ogni cristiano e a tutta la comunità cristiana. La comunità cristiana deve prendersi cura dei suoi figli che stanno vivendo una situazione di sofferenza, per offrire non solo una vicinanza umana, pure importante, ma anche e soprattutto per sostenere la loro fede e la loro speranza che sono messe a dura “prova”: e questo, affinché l’esperienza della croce possa essere vissuta santamente, come un’occasione che non ci allontani dal Signore, ma ci faccia crescere nel suo amore e nella capacità di offrirla per il bene di tutti. È un’opera di misericordia che invita i cristiani a rendere presente la “tenerezza” e la “consolazione” di quel Signore che in ogni situazione di vita si prende cura dei suoi figli e li salva. “Prendersi cura” dei malati è un appello rivolto a tutti i cristiani, in primo luogo ai parenti, poi ai volontari e ai ministri straordinari della S. Comunione, ma un dovere pastorale particolare spetta certamente ai sacerdoti. Ed è importante che i familiari avvertano i sacerdoti non quando i loro malati sono ormai moribondi e incoscienti, ma quando la malattia comincia a diventare abbastanza seria”.