Annunciare il Vangelo, con un’attenzione particolare ai giovani e alle famiglie, restando uniti alla diocesi in questo tempo del cammino sinodale che la Chiesa sta vivendo. Questa l’esortazione di Mons. Angelo Spina, al termine della visita pastorale nella parrocchia Santa Maria a Nazareth di Agugliano. Domenica 26 marzo ha presieduto la Santa Messa conclusiva, concelebrata dal parroco don Fabrizio Mattioli e da don Jean Alain, e ha ringraziato i sacerdoti e la comunità parrocchiale per «l’accoglienza e per i momenti di grazia» vissuti con loro: «Qui il Signore opera, grazie al vostro impegno, alla vostra solidarietà e disponibilità». Ha quindi invitato la comunità a «crescere insieme», annunciando il Vangelo, «la buona notizia che Gesù ci ama, è risorto ed è il Salvatore. Durante questa visita pastorale ho incontrato tanti giovani, gli scout e i ragazzi dell’oratorio e dell’ACR e, quindi, è importante impegnarsi per le nuove generazioni. Bisogna non tanto fare qualcosa per loro, ma con loro. Un’attenzione particolare deve essere riservata agli sposi e alle famiglie, anche a quelle ferite che vivono tante difficoltà. È necessario l’impegno di tutti, del parroco con la comunità». Ricordando poi che i direttori diocesani dell’Ufficio per i Problemi sociali e il lavoro e dell’Ufficio della Pastorale familiare provengono dalla parrocchia di Agugliano, ma danno un servizio a tutta la diocesi, ha incoraggiato i fedeli a continuare il loro cammino di fede, uniti alla diocesi, «soprattutto in questo tempo del cammino sinodale che la Chiesa sta vivendo, in cui il Papa ci invita a camminare insieme».
Durante la Santa Messa, facendo riferimento al Vangelo sulla risurrezione di Lazzaro, l’Arcivescovo ha sottolineato che «Gesù dice a Marta: “Tuo fratello risorgerà”. Voi credete nella risurrezione? Gesù le dice anche: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?”. Marta risponde: “Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo”. Anche voi credete, come Marta? Crediamo che Gesù è il Signore della vita? Oggi dobbiamo fare una professione di fede. La vita è un dono che abbiamo ricevuto da Dio e solo Lui può donarci la vita in pienezza». Mons. Angelo Spina ha poi ricordato l’umanità di Gesù che si «commuove e piange. Il Vangelo racconta che scoppiò in pianto. Anche noi non riusciamo a trattenere lacrime di fronte alla sofferenza e alla morte, perché ci vengono tolti gli affetti più cari. Cristo è vero uomo perché soffre per noi e vero Dio perché ridona la vita. Il segno che Gesù opera ci fa capire che solo Lui è la risurrezione e la vita» Mons. Angelo Spina ha poi continuato la catechesi sul Credo Apostolico, iniziata lunedì 20 marzo, e ha spiegato la parte in cui si recita “Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica” e il significato delle insegne episcopali.
Al termine della Messa, ha benedetto una stola e una casula rosse che ha donato alla parrocchia, con cui la scorsa settimana ha vissuto momenti di preghiera, evangelizzazione e comunione. Ha infatti incontrato e ascoltato il consiglio pastorale e quello per gli affari economici, gli ammalati, il gruppo scout, il direttivo Anspi, la Caritas parrocchiale, il gruppo di preghiera Padre Pio e l’Unitalsi, i catechisti, aiuto-catechisti, educatori e animatori dell’oratorio e dell’ACR. Ha anche incontrato il mondo del lavoro, la ditta DS Smith Packaging, e della politica, il sindaco Thomas Braconi e la giunta nella sede del consiglio comunale. Ha conosciuto i ragazzi del catechismo e quelli che frequentano l’oratorio e l’Azione Cattolica. Tanti anche i momenti di preghiera: le Sante Messe ad Agugliano e a Castel D’Emilio, le catechesi sul Credo Apostolico, e le Messe celebrate nella parrocchia Beata Vergine Maria del rosario a Casine di Paterno dove venerdì 24 marzo ha incontrato i consigli pastorali, i consigli per gli affari economici e i gruppi dell’AC di entrambe le parrocchie (Agugliano e Casine di Paterno). Al termine della celebrazione eucaristica, anche i giovani dell’ACR e dell’ACG hanno voluto fare un regalo all’Arcivescovo e gli hanno donato una maglietta dell’Azione cattolica con le loro firme. «È stata una visita pastorale ricca di incontri e di grazia – ha commentato il parroco don Fabrizio Mattioli – grazie alla quale le due comunità parrocchiali che, da tempo camminano insieme, si sono conosciute meglio. È stata un’occasione per essere confermati nella fede. La visita dell’Arcivescovo ha donato tanta gioia e speranza alle due parrocchie. La comunità di Agugliano è più grande, ha tante realtà, ma entrambe testimoniano la bellezza della fede e l’amore per il Signore».
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