Le comunità parrocchiali di Santa Maria delle Grazie e San Francesco d’Assisi hanno accolto gioiosamente e fraternamente Mons. Angelo Spina che, lunedì 15 maggio, ha iniziato la visita pastorale nelle due parrocchie guidate da don Samuele Costantini. Dopo il tradizionale rito di accoglienza, con il bacio del Crocifisso, l’aspersione dei fedeli con l’acqua benedetta e l’adorazione silenziosa davanti al Santissimo Sacramento, il parroco ha presentano le «due comunità sorelle» che da circa dieci anni camminano insieme, sottolineando luci e ombre. «In questi anni – ha detto – l’azione pastorale si è incentrata soprattutto su un riordino di tutta la catechesi di iniziazione cristiana, cercando di formare i catechisti e recuperando, per quanto possibile, il rapporto con le famiglie. Abbiamo una significativa realtà giovanile. Non è stato solo merito nostro, abbiamo visto in questo l’agire di Dio: animatori ed educatori sensibili, desiderosi di costruire una comunità bella, propositivi e umili. Accanto a questo però devo anche registrare la fatica grande di trovare figure educative per i nostri ragazzi. La vera sfida che stiamo affrontando sta tutta nel coinvolgimento e nella formazione del laicato, in questi anni abbiamo coinvolto tanti nella gestione della parrocchia, tanti uomini e donne che gratuitamente e con spirito di servizio prestano la loro opera per il bene della loro comunità, ma questo è un cantiere sempre aperto e per quanto lavoro si faccia, si scoprono sempre nuovi orizzonti e mete a cui tendere e traguardi da desiderare». Tanti i movimenti e le associazioni presenti nelle due parrocchie, da Fides Vita alle Opere caritative francescane, dal Terz’ordine francescano secolare al Volontariato vincenziano, fino al cammino Neocatecumenale e al gruppo Scout Ancona 2.
Don Samuele ha anche raccontato le difficoltà incontrate quando «è diventato parroco due anni e mezzo fa, in piena pandemia. Porto con me anche il dolore grande per quanto concerne la sospensione dei lavori del centro pastorale alle Palombare, sospensione dovuta alla mancanza di liquidità per continuare l’opera». Tre i grandi cantieri su cui è chiamata a lavorare la parrocchia nel prossimo futuro. Il primo è «la formazione di un laicato che viva il servizio alla parrocchia e alla Chiesa come desiderio sincero di costruire un pezzetto del regno di Dio. La comunità dovrà essere educata in termini di corresponsabilità e comunione. Il secondo è il rilancio di una vita di comunità vera, dove ci si voglia bene e si superino i campanilismi e le appartenenze. Il terzo sarà la messa in sicurezza dei conti. Non finirò mai di ringraziare lei, Eccellenza, e l’Arcidiocesi per il sostegno e la vicinanza che in questi anni ci avete dimostrato, ma siamo consapevoli che siamo chiamati ad arrivare all’autosufficienza economica». Don Samuele ha anche ringraziato «tanti laici che, in questi anni, nei cambiamenti avvenuti sono restati fedeli alla parrocchia, hanno cercato di capire e di consigliare saggiamente, non si sono tirati indietro quando c’era da rimproverare e correggere. Ora qui mi sento a casa e soprattutto mi sento voluto bene».
Mons. Angelo Spina ha abbracciato don Samuele e lo ha ringraziato per quanto fatto in questi due anni a mezzo per le due parrocchie. Ha anche salutato e ringraziato per la calorosa accoglienza i fedeli, don Franco, don Guerriero e il diacono Luigi, e ha spiegato il significato della visita pastorale: «Durante questa settimana vivremo giorni di grazia, con al centro Gesù Cristo, il buon pastore. Come leggiamo nel salmo 23: “Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla”. Con la visita pastorale, Gesù visita il suo popolo. Il vescovo, annunciando il Vangelo e incontrando tante persone, conferma il popolo di Dio nella fede». L’Arcivescovo ha anche ricordato che «stiamo vivendo un cambiamento d’epoca, come affrontarlo? Dobbiamo domandarci cosa dobbiamo lasciare e cosa tenere. Dobbiamo anche chiederci non perché viviamo, ma per chi viviamo». È poi iniziata la santa messa, animata dal coro della parrocchia, dopodiché Mons. Angelo Spina ha incontrato il consiglio per gli affari economici e il consiglio pastorale.
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