Nella cattedrale di S. Ciriaco l’Arcivescovo ha incontrato la delegazione che porterà i resti mortali del sacerdote don Duilio Guerrieri in Argentina, dove è stato sacerdote fidei donum per tanti anni. Un momento commovente e di intensa preghiera. L’Arcivescovo salutando i familiari, don Sergio e don Isidoro, sacerdoti che sono stati anche loro fidei donum in Argentina e che hanno condiviso in quella terra di missione tanti momenti con don Duilio, ha detto: “Accompagnate questi resti mortali in Argentina, nel santuario della Madonna di Huachana, fondato da don Duilio, è lì che tanti fedeli lo aspettano per elevare a Dio la preghiera per la sua anima e la gratitudine per tutto il bene fatto, soprattutto a favore dei più poveri, da questo sacerdote in quella terra, dando testimonianza di vita evangelica. Noi accompagneremo il vostro viaggio con la preghiera. Vi consegno una lettera da dare al Vescovo di quella diocesi, la Madonna Regina di tutti i Santi vi accompagni nel viaggio, vi protegga e di cuore vi benedico”.
Testo della lettera inviata dall’arcivescovo Angelo a Mons. Josè Luis Corral vescovo di Anatuya:
Ancona, 18 luglio 2023
Eccellenza Reverendissima, Mons. Josè Luis Corral,
auguri e pace di ogni bene. Da una delegazione della nostra Arcidiocesi, con don Sergio e don Isidoro preti fidei donum in Argentina e un familiare, vengono portati i resti mortali di Don Duilio Guerrieri, sacerdote della nostra Arcidiocesi Ancona-Osimo e per tanti anni missionario nel nord dell’Argentina. Don Duilio Guerrieri nasce ad Osimo il 3 novembre del 1943 ed è stato battezzato il giorno seguente nella chiesa di San Biagio. Per lui, infatti, il giorno del compleanno, da sempre non è stato il 4 novembre, giorno dell’inizio della sua vita di Figlio di Dio.
Cresciuto a Montegallo, sull’esempio di don Aldo Compagnucci, che lì veniva a celebrare l’Eucarestia, don Duilio all’età di 11 anni decide di entrare in seminario perché voleva diventare “come il prete che dice la messa”: affermava. Dopo aver frequentato il seminario vescovile di Osimo e quello regionale di Fano, ha passato gli ultimi anni della sua formazione presso il seminario per l’America Latina di Verona, rispondendo ad una chiamata che ha sentito, sin da seminarista, per la missione.
Viene ordinato presbitero l’11 agosto 1968 dall’allora Vescovo Ausiliare Mons. Bernardino Piccinelli e celebra la prima messa il 15 agosto del 1968 ad Offagna. Ha avuto come primo mandato quello di vicario parrocchiale della parrocchia Immacolata Concezione di Camerano accanto a don Sandro Pirani.
Nel 1971 viene nominato vicario parrocchiale a Falconara Marittima nella parrocchia del Rosario con don Baldoni. Il 7 gennaio del 1973 rispondendo alla sua chiamata missionaria è partito come sacerdote fidei donum per l’Argentina nella sede della diocesi di Anatuya dove è rimasto fino al 1975. Richiedendo poi di stare in mezzo ai poveri e agli scartati viene mandato a Santo Lugares dove ha costruito e fondato la parrocchia insieme a 4 suore, e lì è rimasto fino al 2000.
Tra le tante opere di don Duilio in Argentina ricordiamo la diffusione del culto della madonna di Huachana. Appena diventato parroco una famiglia del posto lo ha chiamato per consegnargli una statua della Madonna che era apparsa ad una bambina nel 1820, proprio in quei luoghi. Lo stesso don Duilio si è fatto promotore del culto della madonna di Huachana con delle feste annuali il 31 luglio. Nel 1976 ha cominciato a costruire la prima chiesa terminata nel 1978. Nel 1983 il Vescovo di Anatuya incoronò la stessa Vergine. Il Santuario ebbe poi altre costruzioni sotto l’impulso di Don Duilio perché le persone che accorrevano ogni anno superava le 70 mila unità. Attualmente è uno dei santuari più grandi dell’Argentina.
La vita di don Duilio è stata tutta data a Dio e ai fratelli, il Signore lo abbia nella sua gloria.
Possano i suoi resti mortali, che riposeranno in Argentina, terra da lui tanto amata, essere segno di fecondità spirituale per tutti.
Saluto vostra Eccellenza, gli eccellentissimi Vescovi e Arcivescovi, il Clero, i Religiosi, le Religiose e il Popolo di Dio, assicurando la nostra preghiera per le vostre Chiese, porgo i più sentiti e cordiali saluti.
+Angelo Spina Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo
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