E’ iniziata la Visita Pastorale dell’Arcivescovo alla parrocchia S. Marco evangelista ad Osimo dal 20 al 26 novembre. Dopo il bacio del crocifisso e la benedizione dei fedeli il parroco p. Jaques ha salutato l’Arcivescovo con queste parole:
<<Eccellenza Reverendissima, è con grande gioia che la nostra comunità parrocchiale le dà il benvenuto. In questo momento i sentimenti che animano i sacerdoti (p. Jacques e p. Benny), il Diacono(Pietro) e tutto il popolo santo di Dio di questa Parrocchia di San Marco Evangelista sono quasi gli stessi che animavano i primi cristiani della Chiesa nascente quando erano visitati dagli Apostoli di Gesù, che tornavano, dopo le prime predicazioni, a istruirli ancora e a confermarli nella fede del Risorto.
Pieni di riconoscenza al Signore Dio per questa grazia singolare, noi ferventi cristiani di questa comunità parrocchiale ringraziamo di cuore, l’Eccellenza Vostra, per questa visita e con devozione siamo pronti ad ascoltare quello che il Buon Dio vorrà dirci attraverso la sua augusta persona. Ci sforzeremo di corrispondere con tutto il nostro entusiasmo ai desideri, alle iniziative, all’opera dell’Eccellenza Vostra. Faremmo un torto al Signore Dio, così generoso con noi, se restassimo insensibili alle Vostre cure. Contate, Eccellenza, sulla nostra incondizionata corrispondenza. Voi siete il nostro Maestro, l’inviato del Signore a indicarci le vie per la verità e per il vero bene dell’anima.
Ora permettetemi Eccellenza vostra di presentare in breve la storia della nostra Chiesa e la situazione della nostra Comunità parrocchiale.
La storia della Chiesa di San Marco può essere suddivisa in 4 fasi: il monastero delle sue suore agostiniane di San Marco (1298-1382), l’Ospedale di San Marco e San Girolamo (1383-1412), il Convento dei padri domenicani (1428-1920) e l’ultima fase (1920 ad Oggi).
Nella prima fase vediamo sorgere in questo luogo un Convento delle Suore Agostiniane e una piccola Chiesa intitolata a San Marco fu costruita nel 1311 vicino al convento. Difatti nell’anno 1296 alcune pie donne in accordo con il parroco della parrocchia di San Pietro foris porte (oggi Chiesa della Madonna del Carmine) fondarono in questo luogo un monastero delle suore con l’autorizzazione del Vescovo Giovanni Uguccione (Vescovo di Osimo tra 1295 e 1320 circa).
Nella seconda fase verso il 1382 un nobile Prelato osimano, Mons. Nicolò De Romanis, decise di trasformare il convento in un ospedale per i poveri e le monache furono trasferite in un altro convento della città. Il nuovo ospedale fu chiamato dei Santi Marco e Girolamo. Dopo la morte di De Romanis(1406), la proprietà dell’ospedale passò al Comune di Osimo, ma fu chiuso nel 1412 e i suoi beni passarono alla mensa vescovile di Osimo.
Nella terza fase verso il 1428 si stabilirono nella Chiesa di San Marco e nel Convento che era diventato ospedale i padri Domenicani, i quali restaurarono tutta la chiesa e la abbellirono con degli affreschi. Dunque la Chiesa divenne sede della Parrocchia nel 1430 con i Padri domenicani. La Chiesa subì delle trasformazioni nei secoli successivi e la più importante è del 1617, quando la chiesa fu allungata di tutto l’attuale presbiterio con le strutture che vediamo ora. L’alto campanile è del 16° S e la facciata della chiesa fu ricostruita nel 1794. Nel 1860 vi fu aggiunta l’Abside e la sagrestia.
Nella storia della parrocchia di San Marco si inserisce la figura e l’opera del grande Cardinale Domenico Agostino Galamini da Brisighella, già Maestro dei SS. Palazzi Apostolici, Ministro Generale dell’Ordine Domenicano e inquisitore in varie città d’Italia, che trasferito dal Papa Paolo V nel 1620 dalla sede vescovile di Recanati a quella di Osimo, ebbe viva predilezione per la Chiesa del suo Ordine. A san Marco fece eseguire ampi restauri al chiostro del convento e arrichì di opere d’arte la Chiesa che poi scelse per sua ultima dimora. La sistemazione del Convento e della Parrocchia rimase inalterata fino alla caduta dello Stato Pontificio(18/09/1860) e successiva annessione di questa terra al Regno d’Italia(05/121860). Con la legislazione che portò alla soppressione degli Ordini Religiosi e quindi all’incameramento delle loro proprietà immobiliari, ai Domenicani di Osimo fu tolto tutta quella parte del Convento che sembrò superfluo ai fini della Costituzione della canonica per la Parrocchia conservata in vita e il fabbricato giudicato superfluo fu assegnato al Comune di Osimo per usi civili. Nel 1920 i Padri Domenicani lasciarono il Convento e la Chiesa parrocchiale di San Marco alla Curia Vescovile di Osimo. Da allora la parrocchia fu servita dai Sacerdoti diocesani zelanti fino a Dicembre 2014 quando l’Arcivescovo Sua Em. Cardinale Edoardo Menichelli affidò la cura pastorale della Parrocchia all’Ordine dei Chierici Regolari Minori (Padri Caracciolini).
Venendo ai nostri tempi, Eccellenza Vostra, dopo la grande prova del covid, la nostra comunità è stata costretta a chiudere la Chiesa per 5 mesi a causa del terremoto del 09/11/2022 che ha lesionato gli archi, le volte con pericolo di distacco d’intonaco. Grazie alla generosità dei fedeli siamo stati capaci di eseguire i lavori di messa in sicurezza con l’impalcatura che ora vedete e abbiamo riaperto la nostra Chiesa. Abbiamo fatto il tetto (i lavori sono stati ultimati a fine giugno 2023), che era già in programma prima del terremoto, con il Contributo della CEI tramite l’Arcidiocesi (un grazie a lei Eccellenza per l’interessamento) e il cofinanziamento del nostro Comune di Osimo( un grazie al nostro sindaco, il dott. Simone Pugnaloni). Ora abbiamo il problema di sistemare il danno del terremoto con l’intervento della nostra Assicurazione e speriamo presto.
Il territorio della nostra Parrocchia è ampio e conta 5635 abitanti. La Chiesa parrocchiale è tutta spostata a lato ovest della parrocchia. La grande parte dei cristiani sta fuori le mura del centro storico per cui ha grande difficoltà nel trovare parcheggio nei pressi della Chiesa. L’età media dei parrocchiani è di 65 anni. In questi ultimi 5 anni, abbiamo la media annui di 10 battesimi, 21 prime comunioni, 27 cresime, 2 matrimoni, 50 funerali. In parrocchia abbiamo più anziani che giovani e bambini; sono presenti le Associazioni (A.C.L.I, A.C, Amici di San Marco), i gruppi (catechisti, coro, ministranti, ministri straordinari della comunione, Consiglio Pastorale parrocchiale, Consiglio per gli affari economici, le Formichine, Il Gomitolo solidale.
Finisco dando, a Lei Eccellenza Reverendissima, il caloroso benvenuto nella nostra Parrocchia. Come le folle intorno a Gesù nel giorno del suo ingresso trionfale in Gerusalemme, gridiamo anche noi, pieni di gioia: Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Parroco e fedeli, tutti quanti siamo stretti attorno a Voi in questo momento e chiediamo la benedizione. Grazie di cuore! >>.
Dopo il saluto del parroco, l’Arcivescovo ha ringraziato P. Jaques e P. Benny, Caracciolini che danno servizio alla parrocchia, il diacono Pietro e i fedeli presenti. Ha poi celebrato la S. Messa con la catechesi sul credo e incontrato il Consiglio Pastorale Parrocchiale, invitando tutti ad essere nella Chiesa protagonisti ed evangelizzatori.
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