Cari amici, giornalisti e operatori della comunicazione, in occasione della memoria liturgica di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e degli operatori della comunicazione sociale, giunga a voi questo messaggio per incoraggiarvi e ringraziarvi del vostro servizio non sempre facile. Il Santo Padre Francesco, per la 58.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, ha scelto questo tema: “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana”. San Francesco di Sales, vostro patrono, grande comunicatore, con la sua saggezza e sapienza aveva colto il meglio di come comunicare, ai toni polemici e aspri aveva saputo trovare la via nuova del dialogo e della dolcezza seguendo la massima: «Se sbaglio, voglio farlo per troppa bontà piuttosto che per troppo rigore».
Ci rendiamo sempre più conto che comunicare non è solo connettere. Connettere non basta. Bisogna prendersi cura. É urgente passare da To share a To care. To share: il mondo della televisione ha ridotto lo share a un numero che misura una massa; a un indice che serve per pesare il valore degli investimenti pubblicitari. Laddove, invece, se c’è una grandezza da misurare è quella della pienezza, della bellezza, di questa condivisione. È una grandezza che sta nella sua unicità. To care, mi interessa, mi sta a cuore: il mondo di oggi ha quasi cancellato l’idea che ci si possa interessare a qualcosa di diverso dal proprio interesse. Al massimo ci interessa il modo in cui il progresso sembra appagare i nostri desideri. Siamo così affascinati dal catalogo delle possibilità che la tecnologia della comunicazione digitale squaderna davanti agli occhi di ognuno di noi, che rischiamo di restare alla fine senza parole, senza gesti, senza immagini, senza nulla da comunicare, prigionieri di noi stessi, delle nostre paure, del nostro narcisismo; incarnando il paradosso del massimo della connessione e del minimo della comunicazione; scambiando la forma con il contenuto.
Cosa è il nostro presente e cosa sarà il nostro futuro? Oggi si parla tanto di intelligenza artificiale. É una rivoluzione che pone nuove sfide, che interpellano e toccano anche l’ambito educativo e sociale come scrive il Santo Padre nel Messaggio per la 58.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: “L’evoluzione dei sistemi di intelligenza artificiale rende sempre più naturale comunicare attraverso e con le macchine, in modo che è diventato sempre più difficile distinguere il calcolo dal pensiero, il linguaggio prodotto da una macchina da quello generato dagli esseri umani”. “Come tutte le rivoluzioni anche questa basata sull’intelligenza artificiale, pone nuove sfide affinché le macchine non contribuiscano a diffondere un sistema di disinformazione a larga scala e non aumentino anche la solitudine di chi già è solo, privandoci di quel calore che solo la comunicazione tra persone può dare”. “È importante guidare l’intelligenza artificiale e gli algoritmi, perché vi sia in ognuno una consapevolezza responsabile nell’uso e nello sviluppo di queste forme differenti di comunicazione che si vanno ad affiancare a quelle dei social media e di Internet”.
É necessario e urgente che, nella giornata in cui si celebra la memoria di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e dei comunicatori, accogliamo l’invito del Papa a contribuire, ognuno nel suo ambito, a garantire che i progressi nello sviluppo di forme di intelligenza artificiale “servano in definitiva alla causa della fraternità umana e della pace nel mondo,” cioè a costruire la Civiltà dell’Amore e della Pace.
+Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo