Visita pastorale a Crocette: incontro con i ragazzi del catechismo e Santa Messa conclusiva

Si è conclusa oggi la visita pastorale dell’Arcivescovo nella parrocchia della SS. Annunziata a Crocette di Castelfidardo, con la celebrazione eucaristica a cui ha partecipato l’intera comunità parrocchiale: i bambini del catechismo e del dopo cresima, le famiglie, gli anziani e tutti coloro che prestano servizio come ministri straordinari della comunione, nel mondo caritativo e del volontariato. Cinque le indicazioni date da Mons. Angelo Spina ai fedeli di Crocette: il primato della parola di Dio, la centralità dell’eucaristia, la vita di comunità, l’attenzione alle persone anziane e sole e ai giovani, il cammino sinodale insieme alle atre parrocchie di Castelfidardo.

«È stata una visita pastorale intensa e partecipata – ha detto l’Arcivescovo – ringraziamo il Signore per le grazie e i benefici che ha donato alla parrocchia durante questa settimana, Vi incoraggio ad andare avanti, ascoltando la parola di Dio e mettendo al centro della vita cristiana l’eucaristia. La vostra comunità è chiamata a vivere in comunione con i segni della carità, visitando le persone anziane e malate che vivono sole nelle loro case. Questa parrocchia ha tanti spazi, tanti ragazzi e dovrebbe interrogarsi non tanto su cosa fare per i giovani, ma con i giovani, con un progetto pastorale per l’oratorio. Stiamo anche vivendo il cammino sinodale. Non si cammina da soli, è importante che questa parrocchia cammini insieme alle altre parrocchie di Castelfidardo e con la diocesi».

L’Arcivescovo ha quindi ringraziato il parroco don Franco Saraceni, «con cui ho condiviso la preghiera, qualche cena e tanti momenti di fraternità», e l’intera comunità parrocchiale «per l’accoglienza amica, cordiale e fraterna». Ha poi ricordato gli incontri vissuti durante la settimana, tra cui quelli con i ministri straordinari della comunione, le aziende locali, i cresimandi con i loro genitori, il consiglio pastorale e quello per gli affari economici, i catechisti e gli animatori del dopo cresima, il gruppo caritativo e gli operatori del volontariato, i ragazzi del catechismo e del dopo cresima con i loro genitori (l’incontro con il gruppo famiglie sarà organizzato prossimamente). L’Arcivescovo ogni sera ha presieduto la celebrazione eucaristica nella parrocchia, approfondendo il Credo Apostolico, e ha celebrato la Santa Messa anche presso la casa di riposo Mordini. Anche il parroco don Franco ha ringraziato l’Arcivescovo per la sua presenza e le sue parole, «ci ha aiutato a vivere meglio la nostra fedeltà al Signore e questo periodo della quaresima», e ha ringraziato i fedeli che hanno partecipato ai vari incontri e momenti organizzati durante la settimana.

Prima della Santa Messa conclusiva, Mons. Angelo Spina ha incontrato i ragazzi del catechismo e del dopo cresima, con i loro genitori e catechisti. Mons. Angelo Spina ha chiesto ai bambini perché frequentano il catechismo e c’è chi ha risposto «per imparare cosa ha fatto Gesù» e «per avvicinarci di più a Dio». Suonando la chitarra e intonando la canzone “Io ho un amico che mi ama”, l’Arcivescovo ha ricordato ai bambini che «Gesù è l’amico che ci ama e dalla croce dice a ognuno: ti amo da morire. Con il catechismo incontrate il Signore che vi fa crescere bene. La parola “Gesù” significa Dio salva, Lui è il Salvatore». Raccontando poi una storia, ha sottolineato che «solitamente vediamo il lato peggiore degli altri, ad esempio dei genitori, dei fratelli o degli amici. Gesù invece ci ama e guarda sempre la parte migliore di noi. Come Gesù, anche noi dobbiamo guardare i lati positivi degli altri. Se saprete vedere il bene negli altri, sarete costruttori di pace. Se accoglierete Gesù nella vostra vita, diventerete ragazzi splendidi che avranno nel cuore la pace e saranno capaci di donarla agli altri».

Rivolgendosi poi ai genitori, ha ricordato che i loro figli «sono un dono di Dio. Quando nascono, si dice che sono venuti alla luce, allora il vostro compito è di far loro luce nella vita. Il dono più bello che potete fargli è la trasmissione della luce della fede, con il vostro esempio». Durante l’incontro i ragazzi hanno fatto anche qualche domanda all’Arcivescovo e gli hanno mostrato alcuni cartelloni, dove avevano scritto delle preghiere sulla pace e alcuni impegni per la quaresima. Durante la celebrazione eucaristica, nel momento dell’offertorio, hanno invece portato all’altare dei cuori che hanno formato la frase “Dio mi ama così come sono“.

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