Un turismo sostenibile, la sfida da vincere

Lavorando insieme lo sviluppo di un turismo ecosostenibile può essere una sfida che la nostra regione può vincere. Del resto i presupposti ci sono tutti: spiagge e mare incontaminati, montagne belle da vedere e da vivere, borghi che racchiudono e conservano gelosamente secoli di storia e opere d’arte affascinanti. E poi ancora. Le eccellenze enogastronomiche apprezzate non solo in Italia; i cammini e i percorsi all’aria aperta, immersi in luoghi di assoluto fascino, per chi vuole vivere una vacanza diversa. Di questo e di molto altro si è parlato ad Ancona per iniziativa di QN Distretti, Camera di Commercio, Luiss School of Government, avendo come main partner BPER Banca.

Per una giornata si sono ritrovati professionisti del turismo, responsabili delle destinazioni ed esperti per analizzare lo stato dell’arte, discutere su cosa si può migliorare, parlare di possibili internazionalizzazioni, pensare a un futuro turistico più sostenibile e coinvolgente. Turismo più sostenibile, dicevamo. Anche in questo settore le Marche hanno le carte in regola. Lo storico isolamento della regione se da un lato può aver penalizzato il settore manifatturiero, dall’altro ci ha consegnato paesaggi, borghi, spiagge e montagne pressoché incontaminate. E cosa c’è di più ecosostenibile se non percorrere gli itinerari delle fede che attraversano in lungo e in largo le Marche?

Ne ha parlato nel suo intervento Mons. Angelo Spina. «Nella nostra regione – ha ricordato l’Arcivescovo – si possono percorrere la Via Lauretana, la Via Clementina e sei Itinerari Francescani, immersi tra natura, arte e fede. Quando il cammino diventa esperienza di vita non si cancella più». Inevitabile poi un riferimento al prossimo Giubileo del 2025 in attesa della “Bolla” con la quale Papa Francesco indicherà programmi e appuntamenti per i fedeli di tutto il mondo, e alla Basilica di Loreto, ogni anno meta di almeno 3,5 milioni di pellegrini e fedeli. «Le Marche – ha proseguito l’Arcivescovo – hanno un gioiello, un diamante a Loreto, perfetta sintesi tra fede e cultura». Infine, ha parlato anche di intelligenza artificiale: «La nostra regione ha un’intelligenza superiore a quella artificiale perché ha un’intelligenza artigianale, fatta di mille botteghe e da uomini operosi».

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