Il meteo prevedeva pioggia, ma il tempo minaccioso non ha fermato le otre mille persone che si sono ritrovate presso la parrocchia di Crocette, a Cstelfidardo, per iniziare il cammino a piedi fino alla Santa Casa di Loreto. Dopo i saluti da parte dell’Assessore al comune di Castelfidardo, del parroco don Franco, l’arcivescovo Angelo ha salutato i fedeli e ringraziato quanti si sono impegnati ad organizzare il pellegrinaggio. Prima della partenza ha detto:<<Il pellegrinaggio diocesano Crocette (Castelfidardo) – Loreto, è un dono di grazia per tutti noi, soprattutto in questo anno che ci prepara al Giubileo del 2025, anno dedicato alla preghiera. Tutti dobbiamo recuperare il desiderio di stare alla presenza del Signore in preghiera, ascoltarlo e adorarlo. Nel nostro tempo c’è uno scenario mondiale non sereno. La crisi ecologica-economica-sociale aggravata dalla recente pandemia; le guerre, che seminano morte, distruzione e povertà; la cultura dell’indifferenza e dello scarto che tende a soffocare le aspirazioni di pace e di solidarietà e a emarginare Dio dalla vita personale e sociale. La preghiera è il respiro della fede, è la sua espressione più propria. Come un grido silenzioso che esce dal cuore di chi crede e si affida a Dio. Con la preghiera possiamo sollevare il mondo. E allora! Camminiamo insieme, pregando, cantando, portando tutta la nostra vita e il nostro tempo con le angosce e le tristezze, le gioie e le speranze ai piedi della Madonna, a Loreto, alla Santa Casa, luogo teologico dove dal “sì” di Maria, Dio si è fatto carne. Recitiamo con fede il santo Rosario. Il contenuto del Rosario è il volto di Cristo contemplato con gli occhi e con il cuore di Maria. Esso si è rivelato una preghiera alla portata di tutti, ed insieme preghiera capace di far innalzare l’animo verso le vette della più alta contemplazione. La vita è come un viaggio sul mare della storia, spesso oscuro ed in burrasca, un viaggio nel quale scrutiamo gli astri che ci indicano la rotta. Gesù Cristo è la luce del mondo, il sole sorto sopra tutte le tenebre della storia. Ma per giungere fino a Lui abbiamo bisogno anche di luci vicine – di persone che donano luce traendola dalla sua luce ed offrono così orientamento per la nostra traversata. E quale persona potrebbe più di Maria essere per noi stella di speranza – lei che con il suo «sì» aprì a Dio stesso la porta del nostro mondo; lei che diventò la vivente Arca dell’Alleanza, in cui Dio si fece carne, divenne uno di noi, piantò la sua tenda in mezzo a noi (cfr. Gv 1,14)?» «Così tu rimani in mezzo ai discepoli come la loro Madre, come Madre della speranza. Santa Maria, Madre di Dio, Madre nostra, insegnaci a credere, sperare ed amare con te. Indicaci la via verso il Suo regno! Stella del mare, brilla su di noi e guidaci» (Spei Salvi, 50). Dona a questa umanità ferita il dono della pace. A tutti buon pellegrinaggio!>>.
E’ iniziato il pellegrinaggio portando la statua della Madonna di Loreto e recitando il santo Rosario. Giunti a Loreto i pellegrini sono stati accolti dall’arcivescovo di Loreto, Fabio dal Cin, che li ha ringraziati e invitati a vivere il messaggio della Santa Casa nelle loro famiglie. E’ seguita la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Ancona-Osimo mons. Angelo Spina e concelebrata da don Franco , don Francesco, don Claudio. Al termine i fedeli hanno fatto visita alla Santa Casa portando con sé la gioia di un pellegrinaggio ben riuscito e ricco di preghiera e consolazione.