NEI SENTIERI DELL’ANIMA CON IL VANGELO DI MARCO

ESERCIZI SPIRITUALI INTERDIOCESANI 2024

Ad ASSISI, dal 16 al 21 giugno scorso, si sono tenuti gli esercizi spirituali inter-diocesani aperti a tutti i fedeli (sacerdoti, religiosi, laici).

Erano 38 le sorelle ed i fratelli, delle arcidiocesi di Ancona-Osimo, di Camerino-San Severino Marche e di Fabriano-Matelica che durante la settimana degli esercizi spirituali hanno camminato insieme nei sentieri dell’anima seguendo il Signore col Vangelo secondo Marco. A guidare gli esercizi sono stati personalmente i due direttori degli Uffici catechistici delle due Chiese locali, Don Sauro Barchiesi e Don Daniele Cogoni, ma vi è stato anche un importante intervento di Suor Gina Masi.

Tante le meditazioni bibliche offerte e le ricchezze spirituali condivise. A partire dall’esperienza di un metodo coinvolgente per leggere il Vangelo (attento a mettere l’attenzione su Gesù costantemente in movimento che mostra come seguirlo) l’attenzione dell’anima è giunta sino a contemplare la vita dei santi, testimoni scintillanti di Cristo, che mostrano il loro personale modo di seguirlo nella concretezza della vita. Tra essi si è data una particolare attenzione a San Francesco d’Assisi, al Beato Carlo Acutis ed a Santa Teresa Benedetta della croce (al secolo Edith Stein).

Credo importante soffermarmi almeno su tre aspetti delle tante ricchezze attinte in occasione degli esercizi spirituali che, come per le precedenti esperienze, si sono svolti nel completo silenzio.

  • Anzitutto è da sottolineare la centralità costante della Parola di Dio in ogni momento vissuto. Non solo la Parola di Dio ha primeggiato nei momenti delle celebrazioni Liturgiche, delle preghiere e delle meditazioni offerte, ma è stata anche la protagonista nell’esperienza dei pasti, consumati nel silenzio di tutti, in ascolto del Vangelo di Marco proclamato a turno dai partecipanti. Ciò ha fatto si che la Parola di Dio non fosse relegata ai soli momenti prestabiliti delle meditazioni, ma irrorasse di se ogni momento della giornata, dal risveglio al riposo notturno.
  • È poi assolutamente apprezzabile che gli esercizi non fossero destinati esclusivamente a laici oppure esclusivamente a consacrati bensì a tutti i battezzati nella varietà delle loro vocazioni e stati di vita. È stato bello vivere l’esperienza insieme, sentendosi tutti parte dell’unico popolo di Dio in cammino verso il regno dei Cieli. È stato bello vedere la presenza di diversi sacerdoti giunti agli esercizi spirituali non per predicare o offrire altri servizi sacramentali o liturgici, ma per ritirarsi con le sorelle ed i fratelli nella fede, in un’esperienza di preghiera, di meditazione e di armonia spirituale.
  • Un terzo aspetto che merita di essere sottolineato per la sua originalità e bellezza è quello dell’inedita esperienza della “Preghiera dell’essere”, apprezzato da tutti. Di cosa si tratta? Tutti i partecipanti agli esercizi spirituali, ogni mattina avevano la possibilità di iniziare la giornata con una preghiera che coinvolgeva non solo l’anima ma anche il corpo. Ognuno, attraverso dei gesti simbolici compiuti con calma e armonia, ha potuto esprimere a Dio anche con il proprio corpo la gratitudine per essere stati creati e la gioia per una vita rinnovata che scaturisce dalla grazia dei sacramenti, si esprime nella preghiera e nella virtuosità della vita e protende verso l’Eternità.

Si è trattato di qualcosa di nuovo e di sperimentale per questi esercizi spirituali, in cui si è proposto di riflettere sul Mistero utilizzando anche l’esperienza corporea così come la tradizione salmodica e lo stesso Gesù testimoniano nella rivelazione biblica.

Per meglio comprendere si inizia con l’immaginarsi anche corporalmente lo Spirito Santo che Aleggia sulle acque, che già aveva in mente la creazione di ciascuno di noi, per poi passare alla memoria della nostra immersione nel Battesimo. Poi la discesa dello Spirito Santo nel giorno della nostra Cresima e via di seguito fino ad arrivare all’ultimo carattere la Zoomata che dal particolare apre la nostra visione fino ad arrivare ad avere l’orizzonte sull’Infinito. La voce della guida, inizialmente, spiegava i singoli movimenti da compiere in riferimento al contenuto di un brano biblico, dopo di che ognuno, immerso nell’ambiente circostante di una natura meravigliosa e di un silenzio pacificante che favoriva la meditazione, lasciava che la sua persona diventasse preghiera anche nei gesti.

È evidente che la ricchezza degli esercizi spirituali interdiocesani, giunti ormai alla loro terza edizione, è molto più vasta e sorprendente rispetto a quanto qui esposto. Ogni anno questo modo di essere Chiesa in comunione risulta essere un appuntamento atteso e desiderato che riserva sempre nuove sorprese e nuova gioia.

La sorpresa che ha avvolto tutti quest’anno è stata certo (in un clima in cui si respirava la bellezza di essere popolo di Dio) la lettura e la meditazione integrale sul Vangelo di Marco, tanto che tutti hanno avuto un’occasione di conoscenza di un testo evangelico fondamentale, patrimonio di una Tradizione suscitata dallo Spirito Santo e indispensabile per la fede. A seguire, tutti sono stati avvolti dalla “Preghiera dell’essere” che è stata davvero un bel regalo per i partecipanti, che si sono potuti portare a casa un nuovo modo per pregare il Signore della vita, il Signore che ha scelto di avere Lui stesso un corpo per insegnarci a rendere lode al Padre dei cieli in modo integralmente umano, ma anche in modo integralmente connesso al Divino, dal momento che noi crediamo, come afferma l’Apostolo, che il nostro corpo è tempio dello Spirito Santo.

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