A San Severino Marche celebrata la Giornata Mondiale del Turismo sotto il segno della Pace

Sabato 12 ottobre, in occasione della 45esima Giornata Mondiale del Turismo, la Città di San Severino Marche ha ospitato la giornata di studi “Turismo e pace” promossa dalla Commissione regionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Episcopale Marchigiana e dall’Anci Marche con la collaborazione della Arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche e il patrocinio del Comune di San Severino Marche e dell’Unione Montana Potenza Esino Musone.

Monsignor Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona – Osimo e delegato Cem per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, aprendo i lavori ha detto: “In questo tempo così denso di notizie di guerra, di morti tragiche, ingiuste e innocenti, non possiamo non interrogarci sulla responsabilità di ciascuno di noi e sull’impegno a costruire vie di pace a partire dalla vita quotidiana. Il messaggio del Dicastero per l’evangelizzazione in occasione della Giornata mondiale del turismo ci aiuta a rendere centrali alcuni spunti riguardanti la cultura dell’incontro quale fondamento dell’esperienza turistica. Viaggio e accoglienza siano pertanto orientati alla meraviglia della scoperta e ispirati da una fraternità universale. Il Giubileo che avrà inizio il 24 dicembre prossimo con l’apertura della Porta Santa di San Pietro, ci indica come la Speranza possa divenire il motore fattivo di ogni cambiamento, anche quando tutto sembra impossibile. L’incontro tra coloro che sono in viaggio e coloro che li accolgono sia sempre nella speranza di un arricchimento reciproco dell’anima che l’altra persona rappresenta”.

Il primo cittadino di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha aperto, nella bellissima cornice del teatro comunale Feronia, le celebrazioni per la 45esima Giornata Mondiale del Turismo con queste parole: “La città di San Severino Marche oggi vive un momento molto importante: diventa capitale regionale del turismo in occasione di questa Giornata dedicata a un tema fondamentale per il mondo intero, per la sua economia e per il suo futuro. Oggi, infatti, celebriamo non solo il turismo ma anche il potere che esso ha di unire le persone, promuovere la pace e sostenere le nostre comunità”.

Tante le presente istituzionali per quello che è stato un momento di incontro e confronto su di un tema tanto caro a molti, a partire dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli: “Per creare turismo – ha detto Acquaroli nel suo saluto – dobbiamo lavorare su tante strade diverse ma quella del turismo è una sfida che dobbiamo portare avanti e se ci impegniamo tutti insieme, uniti e coesi, riusciremo a farlo meglio”.

Prendendo nuovamente la parola la Sindaca ha detto: “Il nostro è un territorio ricco di storia, cultura e bellezze naturali. È nostro compito valorizzare queste risorse e condividerle con il mondo, promuovendo un turismo che non solo attiri visitatori, ma che crei anche opportunità di sviluppo economico e sociale. È a questo settore che guardiamo con fiducia e ottimismo nell’ottica di valorizzazione delle nostre realtà. Per guardare avanti abbiamo deciso di strizzare l’occhio a un turismo che sia slow, un turismo lento che abbia attenzione e cuore per le nostre peculiarità e che rispetti le nostre terre. Siamo sulla buona strada – ha poi concluso con ottimismo la sindaca dal palco del Feronia, sottolineando – I tanti cammini che attraversano il nostro vasto territorio, uno dei più vasti delle Marche, ci stanno offrendo una prima grande indicazione in tal senso”.

 

La Giornata è stata contraddistinta da tre eventi fondamentali: l’incontro con i giovani, nella prima parte, quello con le istituzioni, nella seconda, e quello conclusivo con una visita al MARec, il Museo dell’Arte Recuperata che nelle sale espositive del palazzo Vescovile raccogliere tante opere provenienti dalle chiese terremotate dell’Arcidiocesi camerte e settempedana.

L’incontro con i giovani e i ragazzi delle scuole è stato seguito con attenzione, hanno presentato diverse e interessanti iniziative, guidati nel talkshow da Tarcisio e dall’arcivescovo Angelo.

Tra le relazioni della cerimonia di apertura anche quella del responsabile dell’ufficio per la pastorale, il tempo libero, il turismo e lo sport della Conferenza Episcopale Marchigiana, Francesco Fioretti: “Come chiesa delle Marche ogni anno organizziamo questa iniziativa che, per l’edizione 2024, ha inteso mettere insieme turismo e pace. Quando si parla di turismo a volte fa venire in mente solamente un qualcosa legato all’economia ma non è così. Chi lo pensa così ne vede solo un pezzetto. Il turismo è il muoversi delle persone, l’incontrarsi tra persone diverse e il sapersi apprezzare. Questo è il vero turismo”.

Di bellezza, dopo essere stato accolto con entusiasmo in città, ha voluto parlare monsignor Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona – Osimo e delegato Cem per la pastorale del tempo libero, turismo e sport cui è stata affidata l’introduzione della Giornata insieme sul tema: “Dare speranza alle nostre comunità”.

“Arrivando in questa piazza si entra nel tema di quest’anno della Giornata Mondiale del Turismo: turismo e pace. Questa è piazza che, con la sua forma – ha sottolineato il presule – ti abbraccia, non ti respinge, ti accoglie e ti fa stare proprio in pace con tutte le sue bellezze. C’è bisogno di tante realtà per creare la pace. La bellezza mette gli occhi in pace e porta nel cuore qualcosa di immenso, tanto che conosciamo la famosa opera in cui il principe Miškin chiede: ‘Ma chi salverà il mondo?’ E Dostoevskij, con una frase fulminante, dice: ‘La bellezza salverà il mondo.’ C’è una bellezza estetica, ma ci vuole una bellezza etica, perché una bellezza solo apparente, estetica, senza dei valori interiori, è una cosmetica, e quella sparisce subito”.

A chiudere gli interventi della prima parte della giornata è stato il cardinale Edoardo Menichelli, vescovo emerito di Ancona – Osimo, cui è stata affidata una riflessione sul tema: “L’urgenza di operare per la pace, mettendo al centro l’uomo e il Creato”. Partendo dalle parole persona, pace e Creato, Menichelli ha sottolineato: “C’è una difficoltà che il mondo attuale sta vivendo: quello di riconoscere, più che vivere, in un mondo che gli è stato donato e che dovrebbe restituire almeno un bel 93%. Creare significa dare forma a nuove idee, progetti e speranze, contribuendo attivamente alla costruzione di un mondo più giusto e umano. Questa riflessione è un richiamo alla responsabilità individuale e collettiva, e invita a non arrendersi mai, anche quando si affrontano difficoltà o momenti di debolezza”.

Da San Severino Marche, dopo essere stata accesa nella bellissima piazza Del Popolo, è anche partita la Fiaccola della Pace che ha poi raggiunto Loreto, città scelta per la Gmt 2025. A seguire la seconda parte dei lavori, accolta nella sala degli Stemmi nel Palazzo Comunale, diverse autorità. Insieme al presidente della Regione Marche Acquaroli, i consiglieri regionali Anna Menghi e Pierpaolo Borroni, la consigliera provinciale Tiziana Gazzellini, il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata, gli assessori comunali Vanna Bianconi e Michela Pezzanesi, il presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, Denis Cingolani, che ha animato gli interventi della tavola.

L’arcivescovo Francesco Massara, con il suo intervento ha messo in evidenza i segni di speranza presenti in città, accompagnando i visitatori al Museo ricchissimo di arte e di cultura, e ringraziando tutti per aver scelto una San Severino Marche per un incontro consì significativo.

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