In attesa del Natale, i volontari della Caritas diocesana e dell’Associazione SS. Annunziata hanno pranzato insieme nella mensa “Beato Gabriele Ferretti – S. Stefano”. È stato un momento di convivialità e fraternità, per ringraziare tutti coloro che ogni giorno, con dedizione e generosità, sono al fianco di chi ha bisogno. Come hanno spiegato Simone Breccia, direttore della Caritas diocesana, e Luigi Giacco, presidente dell’Associazione SS. Annunziata, sono circa 400 i volontari che operano nei servizi rivolti alle persone più fragili: mensa diocesana, empori della solidarietà di Ancona, Osimo e Falconara Marittima, Vestilbene, centri di ascolto, scuole di italiano per stranieri, consegna a domicilio dei pasti, carceri di Montacuto e Barcaglione.
«Ogni giorno la mensa ospita oltre 100 persone fragili – ha detto Simone Breccia – grazie ai 200 volontari che servono i pasti e accolgono i poveri. Ogni sera 15 volontari, insieme ai cuochi, incontrano i poveri, parlano con loro e li ascoltano, per farli sentire accolti e amati». La mensa, inaugurata il 15 dicembre 2022 alla presenza delle Autorità, è infatti un luogo di incontro e ascolto con al centro l’accoglienza, l’integrazione e la promozione della dignità della persona umana. Qui non viene dato solo il pasto, il cibo viene consumato nella relazione con chi lo prepara, lo serve, lo condivide nella fraternità.
«Abbiamo pensato di organizzare questo pranzo con i volontari – ha detto Luigi Giacco, presidente dell’associazione SS. Annunziata, ente gestore della mensa e di tutti gli altri servizi promossi dalla Caritas – per ringraziarli del loro servizio. Tutti i giorni si dedicano alla cura delle persone più fragili e sono un esempio di altruismo e solidarietà. Ai 200 volontari che operano nella mensa, se ne aggiungono altrettanti che gestiscono gli altri servizi della Caritas, per un totale di circa 400 volontari».
Mons. Angelo Spina ha ricordato che «i dati che emergono dal rapporto Caritas 2024 attestano che il 9,7 per cento della popolazione italiana vive in condizioni di povertà assoluta». Ha quindi ringraziato tutti i volontari e ha sottolineato che «questa mensa è il cuore della nostra Chiesa che crede, spera e ama. Condividere il pasto tra di noi è un momento di serenità e comunione. Da soli si arriva prima, insieme si va lontano. Le nostre città sono illuminate da tante luci, ma manca la luce vera. L’augurio è possiamo sempre essere illuminati da Gesù Cristo che è la nostra luce. Lui ci ama e ci invita a prenderci cura gli uni degli altri». Il pranzo è stato condiviso in un clima di festa e amicizia, anche grazie ai Pasquellanti Anconetani che hanno visitato la mensa e cantato alcuni brani della tradizione natalizia, augurando un Natale sereno, ricco di amore e speranza.
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