Quattro seminaristi della diocesi dell’Alto Solimões (Amazzonia), gemellata con la nostra diocesi dal 2019, hanno fatto un ulteriore passo nel loro cammino vocazionale. Domenica 15 dicembre Camilo Jailton Martins dos Santos che, ha terminato da poco il secondo anno di Teologia, ha ricevuto il ministero del lettorato, mentre Hércules Vitorino Amaro, Adelson Quirino Dias e Alex Cacau Pedrosa sono stati ammessi agli Ordini sacri. Camilo, originario del popolo Kokama, è della parrocchia di São Pedro Apostolo de São Paulo de Olivença, la stessa parrocchia di Adelson, originario di Kambeba. Hércules è del popolo Tikuna e appartiene alla parrocchia São Francisco de Assis di Belém do Solimões, e Alex alla parrocchia Santo Antônio de Lisboa di Santo Antônio do Iça.
Anche quest’anno le offerte della terza domenica di Avvento (dedicata alla raccolta fondi da destinare a una iniziativa di solidarietà), hanno sostenuto la formazione dei seminaristi brasiliani che stanno studiando presso il seminario interdiocesano di Manaus. Dal 2019, queste due Chiese sorelle camminano infatti insieme nell’ascolto della Parola, nella preghiera e nella solidarietà. La nostra diocesi sostiene il cammino di formazione verso il sacerdozio dei seminaristi dell’Amazzonia, e i nostri seminaristi hanno fatto un’esperienza di missione nella diocesi dell’Alto Solimões. Nel gennaio del 2023 una delegazione diocesana composta da Mons. Angelo Spina, il direttore della Caritas diocesana Ancona-Osimo Simone Breccia, il direttore dell’Ufficio Missionario diocesano Alessandro Andreoli, don Lorenzo Rossini e i seminaristi Luigi, Pietro e Jacopo, erano infatti partiti per l’Alto Solimões per alimentare il cammino fraterno tra le due Chiese sorelle.
La celebrazione, tenutasi presso la Cattedrale dei Santi Angeli di Tabatinga, è stata presieduta dal vescovo diocesano, Dom Adolfo Zon, che ha definito la Parola di Dio nella terza domenica di Avvento come «un’oasi nel deserto». Ha sottolineato nella prima lettura la chiamata alla gioia e l’annuncio fatto dal profeta Sofonia della venuta di Dio e della sua presenza nella nostra esistenza. Il Vescovo ha parlato della storia dell’evangelizzazione nella regione e dei primi missionari che seminarono la Parola di Dio. Ha detto che la celebrazione è stata motivo di gioia, poiché i seminaristi hanno fatto un altro passo nel loro cammino vocazionale. Dom Adolfo Zon ha spiegato il significato del rito di ammissione agli Ordini Sacri, affermando che «la Chiesa, la comunità, si impegna a creare le condizioni affinché questi tre nostri fratelli possano un giorno accedere agli Ordini Sacri», un impegno della Chiesa che vale anche per coloro che ricevono il lettorato. Sono passi che si fanno frutto di discernimento, secondo Mons. Adolfo Zon, che ha parlato delle esigenze che nascono dall’impegno assunto, che ha le sue rinunce, ma anche le sue gioie.
Ha chiesto impegno e preghiera «affinché questi giovani, figli delle nostre famiglie, possano perseverare fino alla fine e domani essere ordinati ed essere al servizio delle nostre comunità per farle crescere». Ha fatto riferimento anche al rito del lettorato, ministero che ha a che fare con la Parola di Dio, riflettendo sull’importanza del ministero della Parola e di altri ministeri, come il ministero del catechista, seguendo la richiesta di Papa Francesco, nelle comunità della diocesi dell’Alto Solimões. Parlando della gioia, il Vescovo ha detto che è la luce del Signore, perché è il Signore che ispira, è il Signore che incoraggia, è il Signore che conduce dove Lui vuole.
Allo stesso modo, il Vescovo ha riflettuto sulla domanda posta a Giovanni Battista nel vangelo del giorno: “E noi cosa dobbiamo fare?”. Ha fatto diversi esempi per comprendere ciò che ci viene chiesto oggi dal testo evangelico, sottolineando che «la presenza di Dio nella nostra vita ha delle conseguenze», e invitando anche a riflettere sugli atteggiamenti che devono essere presenti nella vita dei battezzati, come frutto dell’ascolto della Parola e della luce di Cristo che illumina e dà senso alla nostra vita.