In questo Anno Giubilare 2025 celebriamo la Pasqua di Risurrezione con rinnovata letizia. La buona notizia che Cristo Crocifisso è Risorto porta a tutti speranza e pace. I tempi che stiamo vivendo sono oscuri, segnati dalle violenze, dalle guerre, dalle tante ingiustizie. Le guerre divorano i corpi, le ideologie soffocano i pensieri, il razzismo avvelena i legami, l’ipocrisia sgretola ogni valore, ma davanti al Crocifisso, sorgente della nostra pace, chiediamo la pace del cuore e la pace del mondo, accogliamo la pace, dono del Risorto. Preghiamo per la pace e facciamoci artigiani di pace in ogni ambito di vita. Non possiamo restare sentinelle immobili davanti a un sepolcro vuoto. Pasqua è un grido che squarcia il silenzio: la vita vince. Non con le armi. Non con la violenza. Non con la paura. È uno schiaffo a chi crede che l’odio sia l’ultima parola. Gesù è Risorto, non è scappato via da questo mondo, lasciandoci soli nella bufera. Ha detto: «Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo» (Mt 28,20). L’Anno Santo 2025 ci invita ad essere pellegrini di speranza, ma la speranza non è un miraggio, è un cammino da fare insieme alla luce della Pasqua.
Gesù è la nostra Pasqua, Lui è Colui che ci fa passare dal buio alla luce, che si è legato a noi per sempre e ci salva dai baratri del peccato e della morte, attirandoci nell’impeto luminoso del perdono e della vita eterna. Alziamo lo sguardo a Lui, accogliamo Gesù, Dio della vita, nelle nostre vite, rinnoviamogli oggi il nostro “sì” e nessun macigno potrà soffocarci il cuore, nessuna tomba potrà rinchiudere la gioia di vivere, nessun fallimento potrà relegarci nella disperazione. Alziamo lo sguardo a Lui e chiediamogli che la potenza della sua Risurrezione rotoli via i massi che ci opprimono l’anima. Alziamo lo sguardo a Lui, il Risorto, e camminiamo nella certezza che sul fondo oscuro delle nostre attese e delle nostre morti è già presente la vita eterna che Egli è venuto a portare.
Gesù morto e risorto è il cuore della nostra fede. La speranza cristiana consiste proprio in questo: davanti alla morte, dove tutto sembra finire, si riceve la certezza che, grazie a Cristo, alla sua grazia che ci è stata comunicata nel Battesimo, «la vita non è tolta, ma trasformata», per sempre. Nel battesimo, infatti, sepolti insieme con Cristo, riceviamo in Lui risorto il dono di una vita nuova, che abbatte il muro della morte, facendo di essa un passaggio verso l’eternità. Lui è vivo, è con noi. Non cerchiamo tra i morti colui che è vivo perché è Risorto, nostra pace e nostra speranza. Buona e santa Pasqua!
+Angelo Spina, Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo