Grande partecipazione di fedeli alla festa della Madonna del Rosario a Falconara Marittima. La celebrazione eucaristica è stata presieduta dall’Arcivescovo Spina e concelebrata dal parroco don Giovanni Varagona e dai sacerdoti della zona pastorale. Presenti il Sindaco, le Autorità civili e militari, le associazioni ecclesiali tra cui l’UNITALSI con gli ammalati e le associazioni laicali. Nell’omelia l’Arcivescovo, parlando dell’annunciazione ha messo in evidenza come Maria è la vera credente e la discepola perfetta. Lei ha ascoltato la Parola di Dio, l’ha accolta nel suo grembo dove si è fatta carne, l’ha adorata e l’ha portata con i segni della carità recandosi dalla cugina Elisabetta. Il popolo di Falconara nutre una particolare devozione alla Madonna del Rosario, in quanto, stando ad una antica tradizione, il quadro venne donato dal beato Bartolo Longo. Da allora è la Patrona della città.
Al termine della celebrazione eucaristica è seguita la processione per le vie della città con la recita del santo Rosario. Sul piazzale della chiesa i fedeli hanno rivolto a Maria la preghiera di affidamento e l’Arcivescovo ha impartito la benedizione.
Il culto della Madonna del Rosario risale al ’200 ed ebbe rilancio quando il 7 ottobre 1571 la flotta cristiana, a Lei affidata, sconfisse a Lepanto i turchi. San Pio V istituì nel 1572 la festa del Santo Rosario, fissata dal 1913 al 7 ottobre. Un’ulteriore spinta fu data dalle apparizioni di Lourdes, dove la “Signora” raccomandò vivamente a Bernadette Soubiros la pratica del Rosario.
Nella tradizionale immagine della Madonna del Rosario, la Vergine col Bambino dona un rosario a due santi inginocchiati ai lati del trono. Sono san Domenico di Guzman e santa Caterina da Siena. Il primo ebbe una visione in cui la Madonna lo invitò a pregare per la salvezza degli uomini con il salterio. Il dipinto di Pompei è del ’600, della scuola di Luca Giordano.
Il beato Bartolo Longo, brindisino, in gioventù fu ballerino, musicista, schermidore, avvocato anticlericale e seguace dello spiritismo. Un domenicano, padre Radente, lo riportò alla fede cristiana e gli indicò dove trovare, presso una suora a Napoli, l’immagine della Madonna. Era una tela sporca e lacerata, e fu portata su un carro per il trasporto del letame in una zona paludosa, abbandonata da due secoli. Da tanta povertà materiale e spirituale sarebbero nati il santuario, la cittadella attenta ai più poveri ed emarginati e la grande storia mariana di Pompei.
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