Si è tenuta, come è ormai tradizione consolidata, la Festa del Covo a Candia. Hanno partecipato tante persone con i costumi tradizionali, i bambini e i ragazzi. Una festa di colori e di sapori, sapientemente coordinata dal presidente del comitato e dai tanti collaboratori.
L’Arcivescovo e il parroco don Stanislao hanno accolto il carro con il covo raffigurante la chiesa di S. Nicola di Tolentino, un vero capolavoro di arte. E’ seguita la celebrazione eucaristica presieduta dell’Arcivescovo. Al termine, nel piazzale della chiesa, è stata impartita la benedizione al covo, tutti, poi, hanno partecipato al pranzo comunitario.
Di seguito viene riportata una parte dell’omelia dell’Arcivescovo.
“Nel Vangelo di questa domenica, Gesù rivolgendosi alla folla dice con chiarezza: “Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”. Nel brano ascoltato per ben otto volte Gesù ripete l’invito a “mangiare”. Quando celebriamo l’eucaristia Gesù chiedendoci di mangiare il suo corpo e di bere il suo sangue, chiede a ciascuno di vivere nel suo stile, cioè di donare tutto quanto abbiamo di buono e di metterlo a disposizione di chi amiamo, e ancor più, di chi ha bisogno di essere amato. Gesù proponendosi come corpo donato apre nuove dimensioni: il dono di sé, il servizio, la solidarietà. Ecco la strada che ognuno dovrebbe intraprendere. In questo consiste la vita e questo è possibile se si rimane uniti a lui”.
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