Messaggio dell’Arcivescovo Angelo per il nuovo Anno Scolastico 2018-2019 agli Studenti, Dirigenti, Docenti, Personale della Scuola e Famiglie ricadenti nel territorio della Arcidiocesi di Ancona-Osimo.
All’inizio di questo nuovo anno scolastico desidero rivolgere a tutte le componenti della scuola: Studenti, Dirigenti, Docenti, Personale Amministrativo, Tecnico e Famiglie, i miei più sentiti e cordiali saluti, e augurare un sereno e fruttuoso anno scolastico.
Cari ragazzi e ragazze, le tante App che scaricate e le continue connessioni facilitano tanto la comunicazione, ma è necessario l’incontro con le persone, con i vostri compagni, i vostri docenti, i vostri dirigenti, accompagnati dalle famiglie. Questo incontro è così importante nella scuola per costruire ponti non virtuali, ma reali, per vincere due mali del nostro tempo, la paura e la paralisi.
Viviamo in un tempo e in un mondo dove c’è tanta paura e angoscia. Paura del terrorismo, dell’incertezza di un lavoro, di non sentirsi amati e apprezzati, di non avere tante opportunità, di sentirsi “scartati”. Quando la paura dilaga, allora ci si chiude e questo ci fa sentire come paralizzati. La paralisi ci fa perdere il gusto di godere dell’incontro, dell’amicizia, il gusto di sognare insieme, di camminare con gli altri.
Nel mese di agosto ho camminato con tanti giovani, attraversando luoghi suggestivi della nostra regione Marche, per recarci prima a Loreto e poi Roma, all’incontro con Papa Francesco, in preparazione al Sinodo dei giovani che si terrà ad ottobre. Camminando con loro mi sono messo in ascolto, poi li ho provocati con delle domande e la cosa più bella è stato il camminare insieme.
A Roma, poi, il Papa ci ha donato delle riflessioni bellissime. Vi propongo alcune sue parole:
“I sogni sono importanti. Tengono il nostro sguardo largo, ci aiutano ad abbracciare l’orizzonte, a coltivare la speranza in ogni azione quotidiana. E i sogni dei giovani sono i più importanti di tutti. Un giovane che non sa sognare è un giovane anestetizzato; non potrà capire la vita, la forza della vita. I sogni ti svegliano, di portano in là, sono le stelle più luminose, quelle che indicano un cammino diverso per l’umanità. Ecco, voi avete nel cuore queste stelle brillanti che sono i vostri sogni: sono la vostra responsabilità e il vostro tesoro. Fate che siano anche il vostro futuro! E questo è il lavoro che voi dovete fare: trasformare i sogni di oggi nella realtà del futuro, e per questo ci vuole coraggio. Certo, i sogni vanno fatti crescere, vanno purificati, messi alla prova e vanno anche condivisi. Ma vi siete mai chiesti da dove vengono i vostri sogni? I miei sogni, da dove vengono? Sono nati guardando la televisione? Ascoltando un amico? Sognando ad occhi aperti? Sono sogni grandi oppure sogni piccoli, miseri, che si accontentano del meno possibile? I sogni della comodità, i sogni del solo benessere: “No, no, io sto bene così, non vado più avanti”. Ma questi sogni ti faranno morire, nella vita! Faranno che la tua vita non sia una cosa grande! I sogni della tranquillità, i sogni che addormentano i giovani e che fanno di un giovane coraggioso un giovane da divano. E’ triste vedere i giovani sul divano, guardando come passa la vita davanti a loro. I giovani – l’ho detto altre volte – senza sogni, che vanno in pensione a 20, 22 anni: ma che cosa brutta, un giovane in pensione! Invece, il giovane che sogna cose grandi va avanti, non va in pensione presto. Capito? Così, i giovani”.
E la Bibbia ci dice che i sogni grandi sono quelli capaci di essere fecondi: i sogni grandi sono quelli che danno fecondità, sono capaci di seminare pace, di seminare fraternità, di seminare gioia. I sogni grandi includono, coinvolgono, sono estroversi, condividono, generano nuova vita. E i sogni grandi, per restare tali, hanno bisogno di una sorgente inesauribile di speranza, di un Infinito che soffia dentro e li dilata. I sogni grandi hanno bisogno di Dio per non diventare miraggi o delirio di onnipotenza. Tu puoi sognare le cose grandi, ma da solo è pericoloso, perché potrai cadere nel delirio di onnipotenza. Ma con Dio non aver paura: vai avanti. Sogna in grande”.
Cari ragazzi e ragazze, la scuola vi veda protagonisti importanti, costruttori di un mondo nuovo, di fratellanza e di pace, di dialogo e di solidarietà e non solo destinatari e utenti di quanto vivete, non subendo, ma partecipando.
A voi Dirigenti, Docenti, grazie per l’impegno e la passione che mettete nel formare le nuove generazioni, a voi, a tutti gli alunni e alunne auguro un proficuo e sereno anno scolastico, mentre vi ricordo al Signore con la preghiera e benedico.
+Angelo, Arcivescovo