Le raccomandazioni (in elenco le stesse indicazioni della figura sopra):
- Lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
- Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.
- evitare abbracci e strette di mano.
- Mantenimento nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro.
- Igiene respiratoria. Starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitanto il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie.
- Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva.
- Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
- Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce.
- Non assumere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.
- Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.
- Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.
Perché le raccomandazioni di distanziamento
L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sottolinea che queste misure di distanziamento sociale “hanno lo scopo di evitare una grande ondata epidemica, con un picco di casi concentrata in un breve periodo di tempo iniziale che è lo scenario peggiore durante un’epidemia per la sua difficoltà di gestione”.
“Nel caso del coronavirus – spiega l’ISS – dobbiamo tenere conto, inoltre, che l’Italia ha una popolazione anziana, peraltro molto più anziana di quella cinese, e bisogna proteggerla il più possibile da contagi. Le misure indicate dalle autorità quindi vanno seguite nella loro totalità”.
Consulta il primo piano dell’Istituto Superiore di Sanità: www.iss.it