Venerdì 29 maggio è stata convocata una riunione, nella sede della Curia, per illustrare il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”. All’incontro erano presenti Mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, il vicario generale don Carlo Carbonetti, i direttori degli Uffici di Curia e pastorali, i dipendenti dell’Arcidiocesi.
Tra i comportamenti e le misure da rispettare nei locali della Curia, vi è l’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’Autorità sanitaria. Ogni dipendente deve informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale.
In particolare nella lettera scritta dall’Arcivescovo ai dipendenti e ai direttori degli Uffici, si raccomanda «la consapevolezza e l’accettazione del fatto di non poter fare ingresso o di poter permanere in azienda e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove, anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (sintomi di influenza, provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti), in cui i provvedimenti dell’Autorità impongono di informare il medico di famiglia e l’Autorità sanitaria e di rimanere al proprio domicilio».
Ogni dipendente deve rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro, tra cui il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza delle regole di igiene delle mani e, in particolare, l’utilizzo corretto dei dispositivi di sicurezza. Le mascherine sono obbligatorie in caso di compresenza nella medesima stanza, per scongiurare ogni possibile contagio. Sono a disposizione anche guanti monouso. All’ingresso sia i dipendenti che i visitatori devono lavarsi le mani con appositi gel igienizzanti messi a disposizione in più punti.
Tra le raccomandazioni, anche quella di limitare al massimo gli spostamenti all’interno dei locali della Curia. Gli spazi comuni (punto caffè, stampanti in comune, etc.) vanno frequentati uno alla volta e per il tempo minimo richiesto e comunque mantenendo la distanza minima di un metro.
Per quanto riguarda i visitatori, devono accedere preferibilmente per appuntamento (previo accertamento del loro stato di salute già al telefono). In ogni caso all’ingresso, prima di accedere ai locali interni, viene misurata loro la temperatura con il termoscanner. I locali della Curia vengono puliti e sanificati ogni giorno con appositi prodotti.
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