Nonostante il caldo afoso, nel quarto incontro di preghiera per le vocazioni la Cattedrale di San Ciriaco era piena di giovani: gli ospiti d’eccezione che riempivano tutte le panche nelle navate erano i partecipanti al Pellegrinaggio del Perdono, organizzato per il Giubileo Lauretano. In visita a diversi luoghi delle Marche, la tappa di ieri è stata Loreto-Ancona ed è terminata con l’adorazione a San Ciriaco: per questa gradita occasione padre Carlo ha guidato la celebrazione. Se negli incontri precedenti si è meditato sulle chiamate alla vita, all’amore e alla santità, ieri grazie alla lettura del libro del profeta Osea abbiamo calato queste vocazioni nella vita pratica parlando di “innamoramento”. L’arcivescovo Angelo, tra cover di canzoni e metafore, ha voluto fare una distinzione tra il “voler bene” e l’ “amare” partendo da una citazione di Antoine de Saint-Exupéry:
«Ti amo» – disse il Piccolo Principe. «Anche io ti voglio bene» – rispose la rosa. «Ma non è la stessa cosa» – rispose lui. –
In altre parole ha sottolineato come nel momento in cui si dice a qualcun altro «Ti voglio bene» il focus è sempre su sé stessi (sono IO che voglio bene a TE), quindi è più facile da dire; sarebbe più corretto invece utilizzare la frase «Voglio il TUO bene», ponendo l’attenzione sull’altro. La misura dell’amore ce la dà proprio Dio, che prima come si legge dal brano di Osea “sposa” (cioè pone un sigillo) il suo popolo, e quindi ciascuno di noi; solo allora “si fidanza”, rompendo tutte le logiche umane, cioè ci viene a cercare ogni giorno. La chiamata all’innamoramento e al matrimonio nasce dunque da un amore ricevuto e impossibile da ricambiare perché totale, che si manifesta proprio fino alla fine, ovvero fino alla perfezione, con il sacrificio di Gesù sulla croce. L’amore vero è quello che non conosce condizioni, non ha scadenza, non ha limiti: è quello che si riconosce “fiumiciattolo” e che sa che l’unico modo per crescere è quello di abbeverarsi nella sorgente dell’amore, della libertà, della fedeltà. Tutte queste parole sono state meditate durante l’adorazione Eucaristica, accompagnate dai canti guidati dall’équipe di pastorale giovanile e dai frati e suore francescani che, al termine della celebrazione, hanno preparato un momento di festa per ringraziare dell’ospitalità sulle scale del duomo, inondando il piazzale di canti e balli, per poi ripartire verso Loreto in autobus. L’appuntamento estivo del giovedì “Voglio brillare” continuerà per tutto il mese di agosto alle ore 21.30 nella cattedrale di San Ciriaco.
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