Venerdì 22 aprile le parrocchie Ss. Cosma e Damiano e San Petro in San Francesco alle Scale hanno festeggiato i 10 anni di sacerdozio del proprio parroco, don Alessio Orazi. Alle ore 19 è stata celebrata una messa di ringraziamento, presieduta dall’Arcivescovo Angelo Spina, che è stato invitato dalla comunità in occasione di questo importante anniversario. Per don Alessio è stata una sorpresa ed è stato felice di incontrare i suoi genitori, i giovani della Pastorale giovanile, il gruppo universitari della parrocchia, alcuni seminaristi, i catechisti e i membri del consiglio pastorale.
Durante l’omelia, don Alessio ha ringraziato il Signore «per il dono della fraternità, in particolare di quella presbiterale», portando nel cuore i momenti di maggior condivisione di gioie e di fatiche con i confratelli. Facendo poi riferimento al brano del Vangelo sulla pesca miracolosa, (Gv 21,1-14), ha ricordato «un momento importante in seminario, in cui Gesù mi ha chiesto di guardare alla mia rete vuota e alla mia incapacità di saziare, quando davanti alle lacrime di una madre provata dalla malattia del figlio chiedeva a me aiuto nella comprensione del mistero della vita con i suoi “Perché?”. In quella circostanza Gesù mi ha fatto comprendere che non mi chiedeva di sostituirmi a Lui, ma di esserci, di fare in modo che la mia presenza, disponibilità, pur con la mia rete vuota fossero strumenti di pesche abbondanti che Lui avrebbe ottenuto. Anche lì si trattò per Pietro solo di fidarsi e di gettare quella rete nel nome di Gesù, come la prima volta. Oggi benedico con voi il Signore per ogni sguardo che mi ha chiesto e mi chiede di gettare prima sulla rete vuota e poi però su di Lui. Sulla mia rete vuota (e vi chiedo scusa per ogni mia mancanza) e poi su di Lui che permette pesche abbondanti però a partire da reti vuote e non già piene di altro; che dona il vino nuovo a partire da giare vuote, semmai riempite di acqua; che copre di misericordia chi è intriso di miseria. Al ripetersi del frutto di quella pesca abbondante lo riconoscono, quei discepoli, così come i due che facevano strada verso Emmaus “lo riconobbero nello spezzare il pane”. E si riaccende l’entusiasmo. E la corsa fino alla riva si scontra… con la gratuità assoluta! Qual è la sorpresa? C’è già pronto qualcosa da mangiare. Pesce sulla brace e pane pronti. Chiede il Signore di aggiungere anche un po’ del tuo, ma Lui ha già predisposto per te, per noi, ha già imbandito una tavola, anche se arrangiata.
Oggi benedico con voi il Signore perché dovunque io sia passato Lui mi aveva già preceduto e accompagnato non solo, ancora, nella vita spesa dei confratelli, ma anche nella storia delle comunità delle quali sto cercando di “imitare la fede” e che guardo con occhi di ammirazione perché sono la Chiesa, la sposa di Cristo. E la guardo con gli occhi del Battista, l’amico dello sposo, perché chiamato a servirla, questa Chiesa. Come dicevo il giorno in cui sono entrato come amministratore parrocchiale in queste due comunità, sempre con il vescovo accanto: “Aiuterò Lui, lo sposo, a prendersi cura della sua sposa. Sarò quindi l’amico dello sposo!”. E oggi faccio ancora mie le parole del Battista: “Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena” (Gv 3,29). Il racconto del vangelo di oggi prosegue con un dialogo più intimo, personale tra Gesù e Simon Pietro, quello in cui il Maestro chiede al discepolo se lo ama e, davanti alla risposta di Pietro “Signore, tu sai che io ti voglio bene”, gli affida la missione e poi gli rinnova l’invito a seguirlo. Restiamo per un momento in silenzio perché ognuno di noi si senta ripetere da Gesù: “Seguimi”». Al termine della Messa, don Alessio ha ringraziato tutti, in particolare l’Arcivescovo per la sua presenza. Anche Mons. Angelo Spina ha ringraziato don Alessio per «il suo impegno, la sua pacatezza e la sua disponibilità», suor Genoveva per averlo invitato a presiedere la Santa Messa, e i parrocchiani, dopodichè ha benedetto tutti i presenti. La festa è continuata nel teatrino della parrocchia Ss. Cosma e Damiano, dove don Alessio ha mostrato il video della sua ordinazione presbiterale, avvenuta il 22 aprile 2012 insieme a don Giovanni Moroni.
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