Nella splendida cornice naturale dello spazio antistante la Parrocchia di s. Ignazio di Loyola a Filottrano, S. E. Mons. Angelo Spina, arcivescovo metropolitano di Ancona-Osimo ha presieduto la celebrazione eucaristica per ricordare i 60 anni di Messa di Mons. Roberto Peccetti. Con lui hanno concelebrato lo stesso Don Roberto, S. E. Mons. Antonio Napolioni Vescovo di Cremona, il vicario generale e parroco di Filottrano Don Carlo Carbonetti, Don Claudio Marinelli, Don Luca Bottegoni e Padre Giacomo Gobbi, saveriano.
La partecipazione corale e massiva della popolazione di Filottrano con a capo la sindaca Lauretta Giulioni ha espresso l’affetto di un popolo che è stato guidato, assistito, aiutato da Don Roberto parroco della Pieve per tanti anni e che non ha mai abbandonato Filottrano, nemmeno quando ha svolto, il ruolo di vicario generale dell’Arcidiocesi Ancona-Osimo. Ed il ringraziamento più sentito Mons. Spina glielo ha espresso, proprio, per averlo aiutato a conoscere la Diocesi appena giunto nell’ottobre del 2017.
“Dalla Croce è il Cristo che ci guarda – ha detto in apertura Mons. Spina – che è risorto e vivo in mezzo a noi che ama la sua Chiesa. Ciascuno di noi è la sua Chiesa. In questa celebrazione pregheremo un salmo in modo particolare che dice. “Non a noi Signore, non a noi, ma al Tuo nome da gloria per la Tua fedeltà e la Tua grazia”: Sono le parole che Don Roberto ha nel suo cuore e poi dice al Signore: che cosa posso rendere al Signore per i 60 anni di sacerdozio? Alzerò il calice della salvezza e renderò grazie. Questa sera è il momento della gratitudine e della preghiera. Gratitudine al Signore perché durante questa celebrazione due nostri fratelli: Michele e Maria Pia, riceveranno il mandato di ministri straordinari dell’Eucaristia”.
Nell’omelia parlando di Santa Maria Maddalena di cui si celebrava la ricorrenza liturgica Mons. Arcivescovo, ha detto che questa donna era stata liberata da sette spiriti, da Gesù, e da quell’incontro ne trae un legame forte che la porta a seguire Gesù con gli Apostoli. Quando Gesù viene crocifisso è ai piedi della Croce, con Maria la madre di Cristo, e passato il sabato, di notte va al sepolcro e lo trova vuoto. Piange e quasi si dispera perché non trova il corpo del suo Gesù. Ma un angelo gli dice, che il suo pianto derivava da uno sguardo al passato, alla Croce, ma vi era già un futuro radioso con la risurrezione e Gesù la chiama per nome e lei lo chiama Maestro. E questo è l’incontro con il risorto che non ci fa guardare indietro dove ci sono le lacrime, ma al futuro dove possiamo vedere la gioia della vita eterna. Maria Maddalena ha un compito importante quello di portare la notizia della resurrezione agli apostoli per annunciare il Vangelo. Chi incontra Cristo non può fare a meno di restarne affascinato e fedele nell’annunciare il Vangelo come ha fatto il nostro Don Roberto”.
Mons. Napolioni che lo ricordiamo come Rettore del seminario regionale, in vacanza nelle Marche, è voluto essere presente, ha sottolineato, perché Don Roberto come Don Carlo sono stati maestri di amicizia tra preti e questo è molto importante per una Chiesa viva.
Don Roberto con la sua proverbiale calma e sicurezza ha ringraziato tutti parlando con la schiettezza che lo ha sempre caratterizzato.
Infine la sindaca Lauretta Giulioni che è stata allieva del prof. don Roberto Peccetti al Liceo ha tracciato alcune linee di un percorso importante per lei e per tutta la comunità ed ha concluso invitandolo a restare a Filottrano perché la comunità saprà farsi carico di ogni esigenza che dovesse emergere con il passare degli anni.
Moli sono stati gli applausi che l’assemblea ha espresso in alcuni passaggi dei vari interventi a testimonianza di quel legame affettuoso che la comunità filottranese ha con Don Roberto.
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