Festa della Madonna del Rosario, patrona di Falconara Marittima

In occasione della festa della Madonna del Rosario, patrona di Falconara Marittima, lunedì 8 maggio i cittadini hanno partecipato alla santa messa presieduta da Mons. Angelo Spina nella parrocchia Beata Vergine Maria del Rosario e alla tradizionale processione nelle vie intorno alla chiesa. Tantissimi i fedeli presenti, in particolare i parrocchiani, perché come ha spiegato il parroco don Giovanni Varagona, la messa in onore della patrona di Falconara ha coinciso con l’inizio della visita pastorale dell’Arcivescovo nella parrocchia, che durerà fino a domenica 14 maggio. Dopo aver salutato il sindaco Stefania Signorini, le autorità civili e militari e le associazioni del territorio, don Giovanni ha presentato la parrocchia che, «nonostante si stia invecchiando anagraficamente, per la sua posizione centrale continua ad essere attiva e vivace. È molto attenta ai poveri e, nel cuore della città, cerca di essere presenza viva della carità e del volto misericordioso di Gesù».

Mons. Angelo Spina ha poi ringraziato i fedeli, il parroco, il viceparroco Anatole Tshimanga Ntambwe e il diacono Pino per l’accoglienza e ha spiegato il significato della visita pastorale e dei segni compiuti nel rito di accoglienza: il bacio del Crocifisso, l’aspersione dei fedeli con l’acqua benedetta e l’adorazione silenziosa davanti al Santissimo Sacramento. «Ho baciato il Crocifisso – ha detto – perché in nessun altro c’è salvezza se non in Gesù Cristo, crocifisso e risorto. L’aspersione con l’acqua benedetta ci ricorda che siamo rinati con il battesimo. Durante questa settimana vivremo giorni di grazia, con al centro Gesù Cristo, il buon pastore. Con la visita pastorale, Gesù visita il suo popolo. Il vescovo, annunciando il Vangelo e incontrando tante persone, conferma il popolo di Dio nella fede».

È poi iniziata la santa messa, concelebrata dai parroci falconaresi, durante la quale l’Arcivescovo ha parlato della Madonna e dell’importanza di pregare il rosario: «Come le dice l’angelo, Maria è la piena di grazia e, quindi, è l’Immacolata, senza peccato. Lei dice il suo a Dio: “Ecco la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua parola”, il che significa che si fida di Dio, si affida a Lui e confida in Lui. È un sì che ha segnato la storia della nostra salvezza perché grazie a quel sì Dio si è fatto uomo. Maria è anche colei che canta a Dio: ”L’anima mia magnifica il Signore e il mo spirito esulta in Dio mio salvatore”. Lei ci prende per mano per portarci a Gesù Cristo. Sulla croce Gesù ci ha dato Maria come madre nostra e, quindi, non siamo orfani. Abbiamo una mamma che vede le difficoltà del suo popolo e, come a Cana disse a Gesù “non hanno più vino”, oggi intercede e prega per la pace. Il mondo ha bisogno di pace, fraternità, amore e serenità, perché purtroppo ci sono guerra, divisione, individualismo, corruzione. Senza la dimensione verticale, la comunione con Dio, non è possibile realizzare la dimensione orizzontale di vera umanità. Preghiamo quindi il rosario e chiediamo il dono della pace per l’umanità. A noi il compito di essere persone pacifiche e panificatrici, cioè portatrici di pace».

Dopo la santa messa, i fedeli hanno seguito in processione l’effige della Madonna del Rosario di Pompei, venerata nel Santuario di Pompei e nella parrocchia di Falconara. Tra i canti e la musica della banda, hanno recitato il rosario e le litanie, percorrendo le vie intorno alla chiesa. Tornati nel piazzale della parrocchia, hanno ricevuto la benedizione dall’Arcivescovo.

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